L’empatia fra il parroco don Maurizio Calzoni e la comunità pastorale non è mai scattata. Certo non era facile far dimenticare il carisma e il prestigio di don Antonio Ercoli, ma don Maurizio agli occhi dei parrocchiani non ha fatto granché per guadagnarsi simpatia e benevolenza. Il risultato è che i parrocchiani da tempo si lamentano in Curia del suo modus operandi e invocano l’invio di un altro parroco che sappia ritrovare la sintonia con la comunità e si faccia amare. A dire il vero don Maurizio non è che abbia puntato i piedi per restare a Vittuone tant’è che ha pure messo il suo mandato nelle mani del vescovo, ma non è accaduto nulla. Non si sa se per mancanza di sostituiti o per altro. Intanto la situazione non è fra le migliori e che le cose non vanno come dovrebbero è segnalato dalle donazioni non sono più quelle di un tempo. Chi prima era generoso con la parrocchia, ora ha chiuso i rubinetti.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il pollaio allestito nel cortile della Sacra Famiglia. Un atto che ha profondamente offeso e contrariato la comunità. E come se non bastasse, stando ai malumori che si raccolgono nella comunità, il salone della Sacra Famiglia è occupato da materiali edili, che impediscono a terzi qualora volessero organizzare feste e ritrovi di affittarlo e far così entrare dei quattrini nelle casse parrocchiali. Poi la chiesetta della Sacra Famiglia è tenuta sempre chiusa e non è il massimo per la salubrità dei suoi ambienti. Al parroco, oltre alla scarsa disponibilità e l’asciuttezza dei rapporti, gli viene pure imputata la ritrosia a celebrare i funerali dei parrocchiani passati a miglior vita e addirittura, in questo Natale, a non aver avvisato i residenti dei condomini che sarebbe passato per la benedizione. Insomma non sono sulla stessa lunghezza d’onda e ciò non è un bene per nessuno.