Latest News
Latest News

Ritorna in presenza la Marcia della Pace. L’appuntamento, a cura del Comitato intercomunale per la pace, Acli, Scuola senza frontiere, Ecoistituto, Anpi e altre associazioni e con il patrocinio del Comune di Corbetta, è in programma per il 1° gennaio con ritrovo, alle 15,45, in piazza delle Giostre a Corbetta. La situazione generale di diffusione del virus SARS-CoV-2, anche se purtroppo ancora non positiva, lascia infatti qualche positivo spiraglio alla vita sociale e consentirà ancora una volta a tutti coloro che intendono iniziare il nuovo anno con pensieri di speranza e fiducia in un mondo migliore di incontrarsi di persona, salutarsi guardandosi negli occhi e ripartire con determinazione. Naturalmente l’organizzazione dell’evento sarà improntata al massimo rispetto delle norme di sicurezza vigenti, con ulteriori misure di cautela che saranno adottate in ogni momento della manifestazione.  Al solito l’occasione della marcia è la Giornata mondiale della Pace della Chiesa Cattolica, quest’anno dedicata al tema “Educazione, lavoro, dialogo tra le generazioni: strumenti per edificare una pace duratura”.
Dopo la “cultura della cura” percorso proposto nel 2021 per “debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente”, per l’anno prossimo papa Francesco propone una lettura innovativa che risponda alle necessità del tempo attuale e futuro. Gli organizzatori ritengono che sia giunto il tempo di fare di più e in modo diverso, a tutti i livelli. Ritengono che in questo difficile momento per l’Umanità intera debbano essere nuovamente assunti come priorità il rispetto per i diritti umani, il valore della vita, la cura per le persone, il metodo del dialogo e la solidarietà. Per questo investire sull’educazione e sull’istruzione, chiedere un lavoro dignitoso per tutti, chiamare le diverse generazioni a lavorare insieme ci sembra davvero l’orizzonte giusto per i prossimi anni. Unendosi al pensiero del Papa chiedono quindi ai governanti e a quanti hanno responsabilità politiche e sociali, ai pastori e agli animatori delle comunità ecclesiali, come pure a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, di agire su queste strade con coraggio e creatività. E auspicano che siano sempre più numerosi coloro che, senza far rumore, con umiltà e tenacia, si fanno giorno per giorno artigiani di pace. 

Lascia un commento