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Angelo Cozzi

Angelo Cozzi, presidente del consiglio comunale, nonostante la rilevante carica istituzionale, è curiosamente “oscurato” da maggioranza e minoranza. Strano destino il suo, davvero incomprensibile la penombra che gli è riservata. Mai la ribalta. Eppure lui sempre presente nelle commissioni, nelle manifestazioni istituzionali e in quelle organizzate dall’ente, ma nessuno per così dire se lo fila. Da quando ricopre la carica non ha mai fatto sforare, oltre la mezzanotte, le sedute consiliari, non ha mai fatto pesare sulle casse municipali oneri aggiuntivi per gettoni di presenza, se non quelli dovuti per un’unica convocazione. E’ riuscito sempre a mantenere nelle tempistiche il dibattito consiliare. Non ha mai marcato un’assenza laddove il ruolo richiedeva la presenza. Una gestione encomiabile dei lavori quando nella passata legislatura le discussioni non finivano mai e si protraevano oltre la mezzanotte. 

C’è pure chi ha dato le pagelle a tutti gli amministratori, maggioranza e opposizione, tranne a lui. Neppure un voto si è guadagnato. Ha anche indossato la famigerata maglietta Privert prima ancora del consigliere leghista Mirko Pelloia, che tante  polemiche ha scatenato ed evocato sentimenti fascisti, ma dall’opposizione neppure un piccolissimo ruggito. Quando in Rete si parla di lui, mai o quasi un “mi piace” dai suoi amici di schieramento politico. Insomma se gli altri entrano ed escono dal cerchio dell’effimera apparenza, lui è sempre presente, ma non lo vedono o meglio fingono di non vederlo. Chissà cosa deve fare di più per uscire dall’oscurità in cui è stato cacciato e ritrovare visibilità?

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