Va bene che la nuova amministrazione comunale abbia deciso di annullare il trasloco della polizia locale nell’immobile di via Buonarroti, ma dovrebbe anche occuparsi di questioni più urgenti. Sinistra di Sedriano, pur fuor dal consiglio comunale, continua la sua azione di critica propositiva. Infatti chiede che in municipio si attivino per fermare il bando per la concessione esterna della farmacia comunale: un servizio, a suo giudizio, da mantenere, valorizzare e migliorare. Eppoi che si adoperino per garantire i servizi di pre e post scuola per tutti i plessi scolastici del paese, Roveda inclusa e ripristinare il servizio di scuolabus.
Non solo. E che d’ora in poi vengano aboliti atteggiamenti poco chiari e spesso “indisponenti” nei confronti delle altre forze politiche. In tal senso -dichiara SdS– chiediamo che venga assicurata la massima trasparenza amministrativa, anche ai sensi della legge 241/90 relativa agli accessi agli atti da parte dei cittadini. Gli uffici comunali sono tenuti a rispondere nei tempi previsti dalla legge, ma sta diventando prassi sgradevole dover ricorrere al difensore civico regionale per ottenere risposte. SdS non risparmia stoccate all’ex sindaco, reo, a suo giudizio, durante il suo mandato, di aver disincentivato la vita politica e sociale del paese, direttamente o indirettamente con misure come l’aumento dei costi di affitto delle sale comunali rendendo proibitivo qualsiasi evento o qualsiasi iniziativa sociale e politica a soggetti che si autofinanziano. In tema di atteggiamenti di dubbia correttezza -continua SdS– noi stessi ne siamo stati vittime durante l’ultima campagna elettorale. Il 2 settembre, con largo anticipo, abbiamo chiesto di poter usufruire della corrente elettrica per il concerto di chiusura campagna del 2 ottobre. A meno di 24 ore dall’evento, abbiamo avuto un diniego che ha rischiato di compromettere tutto. E non ultimo il 10 ottobre scorso abbiamo richiesto l’utilizzo della sala Costa per il prossimo 27 novembre con preghiera di ricevere risposta in tempi brevi e confermare la data al relatore. Sono stati necessari -chiosa sconsolata SdS– cinque solleciti e l’interessamento della giunta per avere risposta il 27 ottobre. Ecco, noi riteniamo che sia ora di fare un’inversione di marcia, di tornare al buon senso e alle pratiche democratiche. È ora di incentivare ed agevolare le iniziative delle associazioni locali, politiche e non. Ci auguriamo che la nuova giunta prenda in considerazione i nostri suggerimenti.