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Numerose famiglie della nostra comunità, anche a causa dalla pandemia di Covid-19, stanno attraversando un momento di precarietà e di difficoltà a motivo della perdita dell’occupazione, sfratti, problemi di salute e accumulo di utenze non pagate; pertanto quasi ogni giorno aumentano i nuclei famigliari che con fatica riescono a garantirsi i bisogni primari: cibo, vestiario, spese sanitarie e scolastiche. Una situazione difficile e complicata, ma un piccolo gesto di carità e di condivisione, una piccola rinuncia può far sentire meno sole queste famiglie. Da qui l’iniziativa caritativa d’avvento promossa dalla comunità pastorale in tutte le sue articolazioni (Caritas, oratorio, gruppi…). Si tratta di distribuire domenica di Avvento, 12 dicembre, una busta da riportare la domenica successiva, 19 dicembre.

Intanto la Caritas della comunità pastorale rilancia le parole del Papa laddove dice  che nell’operare la via del vangelo è una via irrinunciabile: “Lo stile da avere è uno solo, quello appunto del vangelo. È lo stile dell’amore umile, concreto ma non appariscente, che si propone ma non si impone. È lo stile dell’amore gratuito, che non cerca ricompense. È lo stile della disponibilità e del servizio a imitazione di Gesù che si è fatto nostro servo. È lo stile descritto da san Paolo, quando dice che la carità “tutto copre, tutto crede”, tutto spera, tutto sopporta”. Perché la carità è inclusiva, non si occupa solo dell’aspetto materiale e nemmeno solo quello spirituale”. La salvezza di Gesù abbraccia l’uomo intero”. Sono queste le parole che ci fanno da guida e che ci orientano nell’operare in questo periodo così difficile. Caritas non si è mai fermata e, nonostante tutte le limitazioni della pandemia, non ha mai chiuso (nemmeno a Ferragosto) e ha cercato di non lasciare indietro nessuno. Il Centro di Ascolto Caritas ha sempre fatto in modo che le persone potessero rivolgersi con serenità per esporre le loro difficoltà in modo da poter essere aiutate sia con la borsa cibo che con supporti legati alle necessità specifiche. Ora diverse famiglie che l’anno scorso sono state aiutate nel periodo Covid più acuto e difficile, si sono affrancate (circa 10) e non ritirano più la borsa. Altre sono rimaste, alcune dopo vari mesi di assenza sono ritornate a chiedere la borsa, altre ancora ci hanno contattato di recente e sono venute per chiedere aiuti di diverso tipo. La Caritas ringrazia tutta la comunità che ha sentito vicina ai poveri e alle necessità dei fratelli nel coltivare sogni di fraternità, contro il pessimismo imperante, condividendo la gioia di essere una grande famiglia che nelle necessità sa mostrarsi solidale.

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