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Bareggio si candida a ospitare una casa di comunità o un ospedale di comunità sul proprio territorio. Una bella notizia per la comunità che si spera possa trovare realizzazione. Una struttura del genere metterebbe a disposizione servizi e prestazioni sanitarie sul territorio della cui utilità, come si è visto nei momenti più acuti della pandemia, c’è necessità. Infatti servirebbe ad alleggerire la pressione sugli ospedali e fornire cure in loro. La conferma arriva dal sindaco Linda Colombo, che sulla scia del nuovo piano quinquennale di Regione Lombardia, che prevede la realizzazione di 203 case di comunità (una ogni 50mila abitanti circa) e di 60 ospedali di comunità (una ogni 150mila abitanti) su tutto il territorio regionale, non ha perso tempo a proporre la candidatura. Gli ospedali di comunità sono strutture di ricovero breve, a bassa intensità clinica, che si collocano tra il ricovero ospedaliero tipicamente destinato al paziente acuto e le cure territoriali, mentre le case di comunità rappresenteranno una sorta di punto di accoglienza ai servizi sanitari e sociali. Quali Comuni ospiteranno i servizi, sarà una commissione tecnica di ATS a deciderlo. “Abbiamo deciso di avanzare la nostra candidatura -afferma il sindaco Colombo-  mettendo a disposizione il terreno di via San Cristoforo un tempo destinato alle case in autocostruzione. Dopo che le giunte precedenti non sono riuscite a concretizzare il progetto, l’area è tornata nella piena disponibilità del Comune e può essere utilizzata per offrire nuovi servizi socio-sanitari ai bareggesi e non solo. Auspichiamo che la nostra proposta sia accolta vista anche la soppressione del servizio di neuropsichiatria infantile che ha causato diversi disagi per i cittadini di Bareggio e dei Comuni limitrofi”.

 

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