Investire risorse per l’integrazione dei nomadi, attraverso percorsi di accoglienza e legalità, è una buona idea? Può darsi, ma così non la pensa il consigliere regionale della Lega, Silvia Scurati, che ha trovato inopportuno impegnare da parte di Palazzo Marino la bellezza di 2 milioni e 850 mila euro allo scopo. “Ci risiamo -attacca
Scurati–: la giunta di sinistra di Beppe Sala torna a sprecare soldi pubblici: l’ultima trovata è quella di stanziare 2,85 milioni per l’integrazione dei rom. Con buona pace di commercianti e attività in crisi per il post Covid. Una scelta politica che va a sommarsi alle già elargite risorse che non hanno portato alcuna forma di integrazione per chi vive ostinatamente di illegalità e degrado all’interno dei numerosi campi presenti a Milano”. Non solo. “Non parliamo solo dei campi nomadi abusivi -continua Scurati- che ormai affliggono il capoluogo lombardo del cui sgombero ovviamente non se ne parla neppure; luoghi anche recentemente teatro di vere e proprie aggressioni fisiche e verbali verso chi denunciava la situazione di degrado, come fossero zone franche dove anche le forze dell’ordine hanno difficoltà ad intervenire”. Non è tutto. “Il Comune di Milano -chiosa Scurati– aveva già provato a regalare case ai nomadi e in cambio non aveva ottenuto neppure il pagamento irrisorio di affitti e bollette. Basti vedere cosa è accaduto nei campi rom regolari di via Bonfadini e via Negrotto, con cifre di insoluto ormai ragguardevoli che ricadono sulla collettività. Per non parlare delle condizioni in cui vivono i minori, con una scarsa frequenza scolastica. Veri e propri covi di illegalità che vanno sgomberati senza più sprecare risorse pubbliche, risorse -conclude Scurati– che dovrebbero esser introdotte per i numerosi milanesi onesti che vivono al di sotto della soglia di povertà e delle numerose attività che faticano a riprendersi dopo la pandemia”.