Dal 1° gennaio 2022 per beneficiare dell’esenzione del bollo auto non sarà più necessario inoltrare una richiesta formale alla Regione Lombardia, sarà sufficiente far annotare sulla Carta di circolazione il Certificato di Rilevanza Storica del veicolo (art. 1, comma 1048, della legge 145/2018), rivolgendosi agli uffici della Motorizzazione civile. In merito a questa iniziativa è intervenuto il consigliere regionale della Lega, membro della commissione lavoro e istruzione, Silvia Scurati: “una buona notizia per gli amatori e collezionisti delle auto d’epoca in Lombardia che vedranno semplificate le procedure burocratiche per la tassa auto. Le annotazioni sulla carta di circolazione dei Certificati di rilevanza storica registrate prima del 1° gennaio 2022 saranno acquisite all’archivio regionale della tassa auto, mentre resteranno valide tutte le esenzioni riconosciute entro il 31 dicembre 2021 tramite le vecchie procedure”.
“Annuncio di buonsenso, quello di Regione Lombardia, che si scontra inevitabilmente -dichiara il consigliere leghista Scurati– con la decisione opinabile del Parlamento Europeo che ha approvato, in via definitiva, la nuova norma sull’assicurazione auto e moto ovvero: dal 2023 non sarà più possibile sospendere l’assicurazione anche se i mezzi sono inutilizzati per alcuni periodi dell’anno, dovranno quindi essere provviste dell’assicurazione Rc”. “Una cattiva notizia contenuta negli emendamenti approvati dal Parlamento Europeo che modifica la direttiva Ue in materia di responsabilità civile (2009/103). Questa norma per essere definitivamente approvata manca solo dell’adozione ufficiale da parte del consiglio; dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale gli Stati membri avranno due anni di tempo per il recepimento -conclude infine Scurati– una decisione che ha tutto il sapore di una fregatura, la Ue si lava le mani su monopattini & co ma colpisce, imponendo l’assicurazione, i proprietari di tutte quelle auto e moto non utilizzate. Questi due provvedimenti in materia di motorizzazione dimostrano, concretamente, il diverso approccio e una opposta sensibilità di Regione Lombardia e della Ue verso i propri cittadini”.