Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News

Le elezioni sono finite, Marco Re ha vinto alla grande la competizione elettorale, il centrodestra espresso nella lista RilanciAmo Sedriano, che riprendeva in versione locale il nome della già perdente lista RilanciAmo Vittuone (anche qui sconfitta e ultima) ha perso alla grandissima. Una sconfitta netta e bruciante che era largamente attesa da chi conosce le dinamiche e le specifiche locali. Ma non da chi, in spregio al territorio e alle esperienze precedenti, ha preferito allestire una compagine composta da candidati improvvisati, senza alcun appeal e preparazione con la pretenziosa convinzione che sarebbero bastati i simboli per vincere. Il fallimento è sotto gli occhi di tutti. Una debacle clamorosa che è stata organizzata scientemente, allorché sono state create le condizioni per far sì che il candidato naturale del centrodestra Alfredo Celeste rinunciasse alla guida. Poi quando la frittata era già fatta è intervenuto il segretario regionale della Lega Fabrizio Cecchetti (e company) per dire che Celeste era divisivo. Curiosamente in tutta la campagna elettorale non si è mai visto a Sedriano.

I successivi tentativi del circolo cittadino di Forza Italia di spingere gli alleati a ripensare la scelta si sono rivelati vani e alla fine si è accodato. Da quel momento il centrodestra si è consegnato inesorabilmente alla sconfitta, nonostante blaterasse nelle sue riunioni una riproduzione locale delle presunte percentuali nazionali dei partiti di riferimento con l’aggiunta dei voti delle due liste civiche. Solo degli ingenui e sprovveduti principianti avrebbero potuto pensare, che a livello cittadino e per di più con candidati dal profilo politico non certo eccellente, potesse andare in scena la loro desiderata. Il disegno suicida si è consumato qualche giorno dalla consegna delle liste quando è stato fatto fuori Adelio Pivetta, leghista delle prima ora, per ordini superiori. Intanto Celeste invitato da un gruppo di cittadini si è ritrovato alla guida di una lista civica ed è riuscito con pochi mezzi e supporto a conseguire un risultato importante a dimostrazione che con lui il centrodestra avrebbe con tutta probabilità vinto. Del resto sinora (era il 2009) il centrodestra ha tagliato per primo il traguardo solo con lui. Ma chi doveva tutelare il territorio ha pensato di soddisfare il proprio ego  mettendosi di traverso e illudendosi che con un estemporaneo accrocchio e con una candidata sindaco, pressoché sconosciuta e da anni lontana dalla politica e dalla vita amministrativa, potesse concorrere a vincere la gara. Risultato? Quella che sulla carta doveva essere una potente corazzata è stata di fatto una misera corazzata di carta. Una disfatta totale, ma chi l’ha perseguita è riuscito, a misfatto  compiuto e conclamato, a negare ogni responsabilità. Basti pensare che il gruppo Fratelli d’Italia, anche in caso di vittoria, sarebbe stato rappresentato in consiglio comunale da Susanna Cislaghi con una storia politica personale che non proviene esattamente dalla destra. Il suo leader sedrianese Maurizio Mucciarelli ha racimolato soltanto 13 voti. Il che è tutto dire. La fotografia di un centrodestra, che pure unito, paga la mancanza di idee, di lungimiranza, di capacità politica e soprattutto di leadership, con l’aggravante di essere telecomandato da chi sa poco e niente della vita politica cittadina. Meditate gente, meditate! 

Lascia un commento