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L’emergenza sanitaria ha di fatto sospeso ogni attività sportiva di tipo agonistico e di base praticata negli impianti sportivi di proprietà comunale (palestre e centro sportivo). Il che ha comportato la sospensione delle attività e di conseguenza è venuta meno gran parte degli introiti provenienti dalle convenzioni con le associazioni sportive, nonché da tutti gli utilizzatori esterni e amatoriali. Ma per contro sono rimaste a carico della gestione le spese fisse legate a canoni di concessione, tasse, utenze, compensi per collaboratori sportivi, richieste di rimborso delle quote/cauzioni già versate dalle associazioni ecc… E come se non bastasse il concessionario si è dovuto far carico di ulteriori spese per garantire le condizioni minime di sicurezza quali ad esempio le sanificazioni degli impianti e la riduzione del numero delle presenze all’interno degli impianti sportivi. Tuttora è costretto, stante  l’attuale indeterminatezza della situazione, a rimodulare la programmazione e tenere conto del lento e limitato riavvio della pratica associativa sportiva. Lo scenario non è rassicurante. Tuttavia il Comune non si è tirato indietro, anzi è pronto a venire incontro al concessionario affinché la cittadinanza intera e il mondo dell’associazionismo possano tornare a usufruire delle attività in esso praticate. Ma come? Riconoscendo al gestore del centro sportivo comunale la possibilità di versare, entro il 31 luglio prossimo, il 50% della quota canone offerta in sede di gara (32.102 euro), ovvero  16.051 euro. Non è tutto. Si è pure impegnato di valutare, al termine dell’esercizio di gestione (31 agosto 2021) e a fronte esame bilanci societari, l’eventuale percentuale di riduzione canone sul restante 50%. E dulcis in fundo ha stabilito che l’eventuale riduzione sarà considerata sul residuo 50% e anche il termine entro cui il concessionario dovrà definire il pagamento.

 

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