I candidati sindaci alle elezioni amministrative di ottobre sono cinque, ma solo due si sono fatti espressione degli interessi della comunità. Sì, perché alla manifestazione, tenutasi ieri a Magenta, per difendere il posto di lavoro degli otto dipendenti in servizio all’ecocentro comunale, soltanto i candidati Alfredo Celeste (Noi con Sedriano e Roveda) e Ivan Biondi (SdS) erano presenti a fianco di sindacati e lavoratori. Un modo per esprimere solidarietà e vicinanza ai lavoratori che per un pasticcio rischiano di ritrovarsi in mezzo a una strada. Gli altri tre candidati, ovvero Angelo Cipriani, attuale sindaco e in lizza per un’altra tornata, Massimiliano Marazzini del centrodestra, Marco Re del centrosinistra hanno brillato per assenza.
Del resto Cipriani e la sua amministrazione si sono “dimenticati” di inserire la clausola di salvaguardia per assicurare la conferma dei lavoratori, la Lega e il Pd hanno votato per assegnare all’azienda ASM Srl la gestione del servizio d’igiene ambientale in house, senza farsi venire in mente il destino dei lavoratori. Troppo forse per sentirsi abilitati a mobilitarsi accanto ai lavoratori. “Ho partecipato -afferma Celeste– sia per dovere civico che per concorrere alla difesa dei posti di lavoro. La mancata salvaguardia è uno stupefacente pasticcio. I lavoratori vanno mantenuti nei loro posti”. Non è da meno Biondi che trova paradossale che i lavoratori siano stati abbandonati al loro destino.