Il prolungamento del mandato amministrativo poteva essere una risorsa per la giunta Cipriani, invece si è trasformato in un incubo per la comunità. Sì, perché da novembre scorso, quando è scaduta la legislatura, non perde occasione di assumere misure, che, oltre a non giovare alla comunità, sono destinate a gravare pesantemente sulla prossima amministrazione. L’ultima, che denuncia con forza Sinistra di Sedriano, è la decisione di rinunciare al
la partecipazione in A.T.S. Srl (Azienda Trasporti Scolastici), società consortile totalmente pubblica. Il provvedimento è andato in scena nel consiglio comunale dello scorso 25 maggio. “Finalmente -accusa SdS– si è gettata la maschera del Covid-19 per giustificare la soppressione del servizio nell’anno scolastico 2020/21 procedendo anche per quest’anno 2021/22 al rinvio di ogni determinazione in merito al suo ripristino, a chi affidarlo e a quali condizioni. La motivazione addotta per la vendita della partecipazione in ATS è che sul mercato paiono esserci soggetti più convenienti di cui avvalersi. Dunque perché non provvedere ad affidargli il servizio? Perché l’idea fissa è quella di sopprimerlo. Anche in questo caso il rinvio di ogni decisione è sempre, fittiziamente, la stessa: ‘la pandemia… se e quando verrà meno lo stato di emergenza sanitaria agiremo di conseguenza…’. L’atteggiamento è quello di procedere con la massima calma con l’inconfessata speranza di essere rieletti, a quel punto sarà possibile prendere l’irrevocabile decisione di cancellare il servizio senza compromettere il voto dell’elettorato scolastico, loro supposto bacino di ‘utenza’ privilegiato”. Ma per contro non è stato stanziato, a bilancio, alcun importo per finanziare il trasporto alunni. “L’intento di questa amministrazione -obietta SdS– è abolirlo. La riprova? La dichiarazione di voto del capogruppo 5Stelle Mella: ‘Non riesco a capire che se un servizio è in difficoltà, noi continuiamo a spendere soldi per questo servizio… non si risolve… tanto i soldi non sono suoi (rivolto ad un consigliere) chi se ne frega se andiamo avanti a mantenere un servizio che non sta in piedi”. L’esposizione non è un modello di perfezione sintattica, ma chiara, diretta ed esplicita sul da farsi. “Bene -obietta SdS– ricordiamo a lui e al ragioniere capo, temporaneamente prestato alla politica, come il Comune non è, né esercita, come stabilisce l’art. 2247 del Codice Civile, un’attività economica il cui scopo è quello di dividere gli utili. I servizi erogati a domanda individuale sono abitualmente in perdita, ma questo rientra nel perimetro etico di solidarietà sociale di una comunità. Confidiamo di essere stati meno gretti, ma altrettanto chiari. Il trasporto scolastico va garantito ricercando le migliori condizioni economiche, ma in ogni caso mantenuto“.