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Il 25 aprile sta per arrivare e già c’è chi immagina che il sindaco Angelo Cipriani sia pronto a incolpare, come è stato sempre sinora, le precedenti “brutte e cattive” amministrazioni per l’abbandono del monumento alla Pace. Valentina Ceccarelli, semplice cittadina che monitora la vita politico-amministrativa e si preoccupa di denunciare inadempienze, carenze e incoerenze, non ha dubbi che ancora una volta in occasione della ricorrenza si materializzi lo scenario così caro al primo cittadino. “Intanto mi piace sottolineare -afferma Ceccarelli– che contrariamente a quanto affermato più e più volte dallo stesso Cipriani al solo scopo di sminuire l’operato altrui, nel 1992, l’allora sindaco Marco Re non chiuse il monumento perché già inagibile bensì, per tutelarlo da ‘bivaccamenti e atti vandalici’ come si evince chiaramente dall’ordinanza. Se il monumento è simbolo della nostra ‘memoria’ facciamo almeno che questa memoria sia buona… Tornando a noi, anche quest’anno, quindi, andrà in scena la sesta puntata di questo suo continuo e stucchevole lamento sui predecessori che porta inevitabilmente a una domanda: il monumento alla Pace, in sei anni è stato riqualificato? No, la risposta è no ovviamente, ma, su questo, lo stesso Cipriani ha costruito montagne di post, critiche, polemiche e roboanti serate, come quella del 2019, in cui annunciava con la collaborazione dell’istituto Einaudi di Magenta e in presenza di illustri ospiti, la creazione ex novo di un altro monumento in altra sede. L’ha poi fatto? Ovviamente no, però, credo che, ci verrà lasciato in eredità il plastico in miniatura… almeno questo. Tuttavia non posso esimermi dal ricordare che Cipriani, contrariamente ai suoi predecessori, ha usufruito di ben sei anni di mandato in cui si è sbizzarrito in aspre critiche contro tutti e tutto. 1. Piazza del Seminatore: è stata sistemata? No. Le transenne permangono indefesse… però, lo stesso Cipriani, stava pensando di farci un parcheggio e addirittura di renderla transitabile… chissà, forse la statua del Seminatore avrebbe guadagnato il ruolo di vigile preposto al traffico… 2. Area feste: valanghe di inutili ricorsi legali che l’amministrazione Cipriani ha, con sorprendente tenacia, perso in toto, nessuna manutenzione e area transennata nonostante la riapertura sia possibile da almeno un paio di anni. 3. Villa Allavena: il ‘rudere’ come viene definito da taluni è stato oggetto negli ultimi tempi di esilaranti richieste alla Sovraintendenza e di altri pasticci burocratici di cui, quest’amministrazione, non può certamente farsi vanto ed è ancora lì abbandonato, ma la colpa è degli altri. 4. Cimitero: da anni necessita di serie ed importanti manutenzioni ma, in concomitanza alle onnipresenti critiche rivolte alle precedenti amministrazioni, ogni anno viene annunciato con grande solerzia, in occasione del 1° novembre, la sostituzione di qualche sanpietrino in viale delle Rimembranze. Continuo? No, direi che è opportuno non infierire. In ogni caso è facilmente deducibile che le critiche di Cipriani siano assolutamente sterili e fine a se stesse visto che, in sei anni, la sua amministrazione non ha trovato soluzione a ciò che ha sempre criticato… ma la colpa è degli altri. La conclusione? La triste conclusione per noi sedrianesi è che chi si troverà a governare dopo le prossime elezioni comunali, oltre a dover risolvere le enormi e costose problematiche sovra elencate, dovrà fare i salti mortali per gestire la manutenzione di un esercito di paletti e degli orti urbani… E intanto c’è chi pensa di spendere 25.000 euro per installare l’aria condizionata nella sede della polizia locale quando, la settimana prima, aveva annunciato l’intenzione di spostarne la sede alla Roveda… non dopo però, aver debitamente criticato, come di consueto, la precedente amministrazione sulle scelte allora effettuate. Ma è doveroso precisare che, chi fa critiche, promesse e polemiche inutili, a cui non segue una necessaria soluzione costruttiva, ha avuto sei anni di mandato, gli esorbitanti oneri di urbanizzazione, derivanti dall’attuale cementificazione, e gli straordinari e ingenti fondi di Regione Lombardia che avrebbero dovuto non poco aiutare. Dopo tutto questo, purtroppo, vi è ancora qualcuno che dice assurdamente: bravo sindaco“.





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