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Suonava e cantava in piazza Cavour, a ridosso del mercato ambulante, per guadagnare qualche soldo in un momento così difficile. Ma, come da ordinanza sindacale, è stato allontanato dalla polizia locale. L’episodio, che è andato in scena stamattina, ha però finito per suscitare inaspettatamente la solidarietà dei cittadini. Infatti non solo hanno applaudito il malcapitato, ma gli hanno anche allungato delle monete in segno di ringraziamento per la sua apprezzata esibizione canora. Certo che la gente, dopo un anno di lockdown, non ne può più di restrizioni e basta una qualunque limitazione, giusta o ingiusta che sia, per spingerla a manifestare vicinanza anche a chi viola le regole in reazione all’autorità, che viene ora vista solo come “nemica”.

Un paradossale contrappasso etico in risposta all’emergenza sanitaria che non sembra finire più.  L’uomo, accompagnato da un bambino, si era piazzato in prospicienza del municipio sul lato in cui è ubicato l’ingresso al complesso parrocchiale.  E qui ha incominciato a cantare con una certa perizia tanto da attirare l’attenzione degli avventori del mercato. Qualcuno, forse,  non ha gradito, se da lì a poco i vigili sono intervenuti sul posto per fermare l’esibizione canora dell’improvvisato “cantante” e condurlo al comando. La gente si chiedeva anche come mai la polizia locale che raramente si fa vedere al mercato si è nella circostanza materializzata. Ma, al di là degli umori dei cittadini, i vigili sono tenuti a far rispettare regole  e norme e intervengono quando ravvisano infrazioni. 

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