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Danilo Patané

Un caso forse senza precedente quello che è capitato al sindaco uscente Angelo Cipriani, che si è trovato a vincere le elezioni in una situazione più che surreale e per di più avvantaggiato dalle scelte del Pd, poi quando scaduti i 5 anni di mandato ritrovarsi addirittura in sella per quasi un anno per via del Covid. Ma tant’è. Tuttavia a Danilo Patané, coordinatore cittadino di Forza Italia, non è sfuggita l’anomali. E in questa nota che ricevo e pubblico non solo “denuncia” lo strano caso, ma si ripromette di segnalarlo al Prefetto affinché valuti se sia legittimo che Cipriani continui a fare il sindaco sfruttando il ruolo in vista delle elezioni di ottobre. Si tratta di un punto di vista condiviso da molti sedrianesi che non si danno pace per il fatto che a ragione del secondo slittamento delle data delle elezioni a Sedriano dovranno sorbirsi “in proroga” il sindaco Cipriani, il quale batte tutti i record della storia, rimanendo ancora quasi un intero anno alla guida (legittima) del comune. Molti lo vivono come un “abuso” che il solito provvedimento amministrativo, imbavaglia il desiderio di cambiare questa amministrazione.

Certo la pandemia è un motivo serio e grave per lo spostamento delle elezioni, ma il signor Cipriani che si ripresenterà come candidato sindaco avrà a sua disposizione quasi un anno intero per condurre la propria campagna elettorale dalla vantaggiosa posizione di sindaco, seppur uscente. Quindi potrà ultimare i lavori avviati solo negli ultimi sei mesi di mandato già scaduto, dopo aver fatto melina per gli altri cinque anni passati a occuparsi di questioni marginali. Infatti da quando ha annunciato la sua ricandidatura in paese è stato tutto un fiorire di iniziative per far vedere che questo sindaco non dorme, ma, anzi, è operativo più che mai. Come al solito Sedriano è il paese delle “eccezioni”, prima i commissari, poi il sindaco “con il mandato allungabile”, che purtroppo anche grazie alla pandemia avrà maggior visibilità da accostare ai tempi supplementari concessi dal destino imprevedibile e capriccioso, il che gli consentirà di rivendicare risultati ottenuti solo a tempo ampiamente scaduto rispetto ad una normale sindacatura. Siamo un po’ in apprensione considerando il fatto che egli dovrà organizzare l’afflusso degli elettori ai seggi elettorali nella futura competizione e l’aver eliminato il seggio di Roveda ci sembra una forzatura non priva di legittime proteste da parte dei rovedesi e di futuri e prevedibili problemi e contrattempi sull’affluenza al voto. Il sindaco in prorogatio si permette di offrire consigli circa la candidatura a questo e a quel cittadino in virtù di una sua presunta superiore etica politica; allora umilmente e con tutto il rispetto, chiediamo di considerarsi un competitore ad armi pari e quindi presentare le dimissioni affinché possa una figura terza occuparsi in “par condicio” di questo periodo elettorale così importante per Sedriano. Siamo certi che non prenderà minimante in considerazione questa nostra richiesta, che con pari umiltà e curiosità rivolgeremo al signor Prefetto di Milano al fine di conoscere un parere qualificato circa questa nostra visione della politica come rispetto del diritto politico sostanziale e non solo formale.

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