Il bando per l’affidamento della gestione dei centri estivi? Una bella botta per i contribuenti. Sì, stando al gruppo Io amo Bareggio, l’importo è aumentato del 73%. Come al solito -denuncia il gruppo– si tratta di un aumento che pagheranno i cittadini, e non solo chi usufruirà del servizio, ma soprattutto chi paga le tasse al Comune di Bareggio. <Col bando precedente a bilancio -precisa in una nota Io amo Bareggio– venivano stanziati nei due capitoli di riferimento 73.000 euro (anni 2015/2018), mentre nel bando pubblicato ora per una durata di 5 anni l’importo nei due capitoli di riferimento è di 130.000 euro, un aumento di 57.000 euro, ovvero un aumento superiore al 75%. … senza considerare i costi della gara.
Il servizio dei centri estivi non comprende solo quei due capitoli, negli ultimi 4 anni pre-Covid (2016/2019), sono stati rendicontati 92.000 euro di costi (comprensivi dei 73.000 euro sopra indicati) e solo 34.000 euro di ricavi sono pagati da chi usufruisce del servizio, gli altri 58.000 sono pagati da tutti i cittadini, ovvero una copertura media del servizio del 36%. Con i nuovi costi, se non dovessero aumentare proporzionalmente i proventi del servizio, la copertura del servizio scenderebbe a solo il 23%. In contrasto a quanto richiesto dai revisori -prosegue Io amo Bareggio– che ritengono già bassa la nostra attuale copertura dei servizi. E’ pur vero che l’aumento di costi può essere dovuto alle nuove misure anti-Covid, e che potrebbe esserci un ribasso rispetto a quanto messo a gara. In ogni caso possiamo stimare che si tratterà di un aumento significativo dell’ordine dei 50.000 euro (che si aggiungono ai 50.000 euro all’anno appena buttati col bando del cimitero). Si poteva fare diversamente? Partiamo con due considerazioni: si tratta di un bando per i prossimi 5 anni, al di là dell’incertezza che potrebbe esserci nei prossimi 2 anni e che potrebbe produrre costi significativi. L’auspicio è che nel 2023 o anche già nel 2022 le misure anti-Covid (mascherine, gel, triage, rapporto educatori/utenti) dovrebbero incidere meno sui costi del servizio, di conseguenza un bando di 5 anni con misure “anti-Covid” è eccessivo, meglio farlo per uno o al massimo due anni. In considerazione del numero di utenti e del costo a carico dei cittadini, non conveniva convenzionarsi con altri soggetti presenti sul territorio come succede già in altri comuni, risparmiando e valorizzando le attività esistenti. Gli utenti che usufruiscono del servizi comunale -conclude Io amo Bareggio– in base all’ultimo “diritto allo studio” (2020) sono stati in media 80 con una “perdita” di 43.000 euro (media dei 4 anni precedenti, per l’anno scorso non è stata rendicontata), ovvero 500 euro a utente. Con altri 50.000 euro i perdita parliamo di 1.200 euro a persona per offrire un centro diurno per poco più di un mese. Per paradosso si poteva regalare 1.000 euro alla famiglia per trovarsi una tata, senza far pagare nulla agli utenti. Ancora una volta abbiamo un’amministrazione non all’altezza del compito istituzionale>.