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Silvia Scurati

La posizione del comitato tecnico scientifico non convince Silvia Scurati (Lega), consigliere regionale. “Mentre la Lombardia e tutte le associazioni di categoria -afferma Scurati– insistono per sostenere la vitale importanza di riaprire la ristorazione almeno fino alle ore 22, la risposta del CTS che di fatto boccia questa ipotesi minacciando addirittura ulteriori restrizioni, è sconcertante e fuori dalla realtà”. Il parere espresso dal Comitato tecnico scientifico in merito all’apertura prolungata dei ristoranti non va giù a Scurati. “Il passaggio della Lombardia in zona gialla -continua Scurati– ha permesso a 51mila locali di riaprire le proprie porte. Ora si deve lasciarle aperte.” Scurati ricorda come la Lombardia sia la regione italiana con il maggior numero di locali per il consumo di cibo e bevande fuori casa.

A livello provinciale, il primo territorio è quello di Milano con oltre 18mila esercizi, seguono Brescia con circa 7mila, Bergamo con più di 5mila, Varese con quasi 4.000 mila locali, Monza e Brianza oltre 3 mila, Pavia e Como con circa 3mila, Mantova con circa 2.000, Cremona con 1.700, Lecco con circa 1.400, Sondrio con 1.100 e infine Lodi con poco meno di 1.000 esercizi dedicati alla ristorazione. “Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione -conclude Scurati– si sono fatti già sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Zona gialla non vuol dire conti in rosso”.

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