Che sarà di Villa Venini? Infatti sta per scadere il termine concesso alla società Tecno-in Srl, attuatrice del piano integrato “Bosco del bacin”, per farsi carico della ristrutturazione di Villa Venini e dell’ex filanda (da trasformare in biblioteca) e della riqualificazione del parco della Villa. Gli immobili in questione sono già di proprietà comunale e per l’ex filanda e il parco esistono progetti di ristrutturazione già approvati anche dalla Soprintendenza. Ma la situazione resta molto critica. Sì, perché il 10 febbraio 2020 il Tar ha condannato la società Tecno-In Srl a presentare altre polizze fideiussorie, a garanzia degli obblighi convenzionali, entro il termine di 120 giorni. L’operatore ha lasciato scadere il termine senza onorare l’ingiunzione.
Non è finita qui. “Recentemente il Tribunale ordinario di Milano – Sezione fallimentare -spiega l’assessore Enrico Bodini– ha accordato a Tecno-in srl, il termine di giorni 120 sino al 23 febbraio 2021 per la presentazione di una proposta definitiva di concordato preventivo o di una domanda di ristrutturazione dei debiti e ha nominato un commissario giudiziale. Di fronte a questa situazione ci siamo cautelati inserendo nell’ultima variante di bilancio un accantonamento di 250.000 euro per gli interventi di messa in sicurezza del tetto della Villa Venini originariamente previsti a carico della Tecno-in Srl”. Ma basterà per venire a capo dell’intricata vicenda?