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Alfredo Celeste

L’appuntamento con le urne si avvicina e sale la tensione. Infatti le critiche sollevate sulle spese per i ricorsi da Valentina Ceccarelli, un cittadina diventata il punto si riferimento di tanti sedrianesi che sono scontenti per l’andamento amministrativo, non sono piaciute all’amministrazione comunale. Il sindaco Angelo Cipriani ha colto la palla al balzo per scaricare eventuali carenze e quant’altro sull’amministrazione Celeste, rea a suoi occhi tutti i guai del paese. Un’operazione che puntualmente manda in scena a beneficio dei suoi supporter. E così anche stavolta il sindaco si è lasciato andare in una reprimenda collaterale. Infatti con il pretesto di rispondere a Ceccarelli si è scagliato lancia in resta  contro la malcapitata amministrazione Celeste. “Sa chi politicamente si dovrebbe vergognare? Chi ha portato allo scioglimento Sedriano! Sa chi politicamente si dovrebbe vergognare? Chi ha fatto promesse per 20 anni senza mai mantenerle! Sa chi si dovrebbe vergognare? Chi parla senza sapere, senza essersi documentato!

Sa chi politicamente si dovrebbe vergognare? Chi ha ingessato il bilancio di Sedriano con innumerevoli mutui! Lei sa quante cause perse abbiamo ereditato e non iniziato noi? Provi ad informarsi. Questa amministrazione ha fatto tantissime cose nella consapevolezza che nessuno è perfetto; ma abbiamo lavorato sodo, senza mai risparmiarci e risolvendo questioni che Sedriano si trascinava da oltre 20 anni! Si poteva far meglio? Penso che si possa sempre far ‘meglio’, ma per questo serve un’opposizione che vuole veramente fare gli interessi dei cittadini, che sia capace di sedersi ad un tavolo e fare proposte concrete anziché cimentarsi esclusivamente in sterili e inutili polemiche… a Sedriano non c’è”. Un boomerang, perché l’ex sindaco Alfredo Celeste, che in questi anni non ha replicato ai veleni che sono stati sparsi a pieni mani, è intervenuto per mettere in fila i fatti e smontare le ricostruzioni suggestive. “Sullo scioglimento del consiglio comunale -chiosa Celeste– mi aspettavo che, dopo una permanenza nel palazzo comunale da oltre cinque anni e da una posizione privilegiata di conoscenza delle dinamiche che hanno attraversato prima e animano oggi gli stessi uffici comunali, nonché la lettura stessa della relazione di fine mandato dei commissari reggenti, il ‘primo cittadino’, analogamente a quanto faccio personalmente da tempo in tutti i convegni e dibattiti che toccano questo argomento, scendesse in campo a ‘spron battuto’, per difendere l’ente comunale da quanto è successo e pronto a correggere eventuali citazioni inappropriate e ingiuriose di altri, giungendo finalmente (speranza mai doma), alle conclusioni che lo scioglimento è stato un atto politico discrezionale di un ministro, basato su un’accusa penale poi rivelatasi completamente infondata e insussistente”. Non è tutto. “Lei -continua Celeste-, invece, amaramente cosa fa? Lo utilizza, pensandolo efficace, come chiave privilegiata della sua propaganda personale ed elettorale, citando quello che le fa comodo (i giudizi parziali del Tar e del Consiglio di Stato, che non valutano se l’atto/scioglimento in sé sia giusto o meno, ma solo i motivi di annullamento proposti dai ricorrenti: nel nostro caso questi motivi, ancora con processo da iniziare o in corso, erano fondati solo su vizi formali e non di merito e pertanto respinti) e non citando la sentenza madre di tutte le altre e determinante: l’assoluzione in sede penale da parte di un Tribunale italiano, dopo oltre cinque anni di approfondimenti ed esami, di tutte le infamanti e assurde accuse che tanti danni hanno provocato a tutti e prodotto l’impensabile elezione del novembre del 2015. Ecco di questo ho profondamente vergogna: nell’assenza e silenzio della più alta istituzione preposta (sindaco), alla difesa del decoro e prestigio del nostro comune con i dati oggettivi a sua disposizione”. Non è finita qui. “Per il resto -puntualizza Celeste-, le innumerevoli cose realizzate dalla mia amministrazione sono sotto gli occhi di tutti. Ma ha dato un’occhiata al realizzato del programma della giunta in carica? Solo negli ultimi mesi, qualche marciapiede e una serie di paletti inguardabili. A proposito: lo sa che sottostante alle vie, oggetto di questi recenti lavori, giace un sistema fognario obsoleto e da rinnovare, con conseguenti futuri e necessari ripristini che distruggeranno i suoi fantasiosi e dispendiosi lavori? Lo aveva previsto? Prevengo una sua domanda: e noi cosa abbiamo fatto? In collaborazione col Cap Milano sono stati realizzati circa due milioni di euro di opere fognarie con in progetto un secondo lotto da realizzare. Sui mutui contratti: escludendo la mia amministrazione che, in cinque anni, non ha contratto nessun mutuo, ma anzi alcuni a noi precedenti li ha anche addirittura estinti anticipatamente, anche qui credo che si debba riferire alla gestione pentastellata che, per ripianare un disavanzo di amministrazione della gestione del 2019 di 1.153.694,92 di euro, mai verificatosi nelle giunte precedenti, impegna le future amministrazioni a una quota annua/debito da pagare fino al 2035 (!) di euro 76.912,99 (delibera C.C. n. 29 del 28/07/2020) e una rinegoziazione dei mutui in essere spostando nel tempo il debito fino al 2043! Sulle cause perse non iniziate da voi: è singolare questa affermazione pronunciata da un esponente principale della giunta delle cause perse (vedi area feste e conseguente spreco di denaro, sotto esame alla Corte dei Conti) che mai dovevano essere intentate e perché contrarie ai principi di buona e corretta amministrazione e perché sconsigliate dai propri legali. Perché l’attuale amministrazione si ostina a non pubblicare le relative sentenze? Stabilito, inoltre, che solo i cittadini sono un giudice sovrano, vedremo cosa ne pensano alla prossima tornata elettorale. Io mi permetto di dire, dopo oltre 20 anni di opposizione e cinque di governo, che non ho mai visto un paese così devastato da un deserto di attività culturali e sociali e da un’incredibile assenza di investimenti pubblici e programmatici, e da un arredo urbano di scarso livello. Sicuramene la sua replica, a cui non risponderò perché inutile, come di consueto sarà all’insegna della disinvoltura e dello slalom da uno slogan a uno spot propagandistico, mai corredata da uno straccio di documentazione possibile (se casomai esistenti, elencasse per favore le cose irrisolte negli ultimi 20 anni, in aggiunta per correttezza dovrebbe anche elencare quelle risolte nello stesso periodo). Spero prossimamente in un confronto pubblico che privilegerà le argomentazioni piuttosto che il digitare confusamente i tasti”.

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