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Monica Gibillini

Venerdì prossimo, a mezzogiorno, scadranno i termini per formulare osservazioni al piano delle opere pubbliche 2021-2023. Gli investimenti maggiori sono destinati alla manutenzione straordinaria di via Santo Stefano, il cui costo passa dai 420.000 euro preventivati lo scorso anno ai circa 600.000 euro di quest’anno, e la casa delle associazioni prevista per il 2023 (costo 650.000 euro finanziati con mutuo) e di cui al momento non è noto il progetto. La programmazione non è sfuggita alla lista Bareggio 2013. «Con piacere vediamo che è in programma per quest’anno -afferma  Matteo Calati (Bareggio 2013)- la realizzazione della pista ciclo pedonale in via De Gasperi ancorché considerata non prioritaria e che avevamo sollecitato lo scorso anno, ma la giunta comunale aveva ritenuto di non inserirla nel programma delle opere pubbliche in attesa di acquisire al demanio del Comune le proprietà delle aree interessate perciò speriamo che l’acquisizione sia stata fatta nell’anno che è trascorso. Inoltre, vediamo con favore che nell’elenco delle vie e dei marciapiedi da asfaltare troviamo via Dante Alighieri su cui, fin dal 2019, abbiamo esortato la giunta a intervenire».

Non è tutto. «Tra gli interventi proposti dalla giunta -commenta Davide Casorati (Bareggio 2013)- mancano la riqualificazione dell’illuminazione pubblica e la nuova scuola di San Martino, progetto distintivo del programma elettorale del sindaco e che dava un’identità a un elenco di opere che è da vedere se, come e quando verranno realizzate visto che siamo a metà mandato». Non solo- «Ciò su cui vogliamo richiamare l’attenzione in questa fase -aggiunge il consigliere comunale Monica Gibillini (Bareggio 2013)- è la possibilità per cittadini, associazioni e altri soggetti interessati di presentare osservazioni,vista l’assenza di avvisi in questo senso sul sito comunale. L’avanzo di bilancio libero disponibile è di oltre 1,5 milioni di euro, accumulato negli anni precedenti al 2018 in cui c’era il patto di stabilità che impediva ai Comuni di spendere liberamente le proprie risorse e sull’uso del quale è opportuno promuovere la partecipazione almeno quando a prevederlo sono addirittura le norme. La proposta di piano delle opere della giunta impiega meno di un terzo dell’avanzo libero (365.000 euro)».



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