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Giancarlo Lonati

L’ex sindaco Giancarlo Lonati girando per il paese ha fatto tappa nel parco Arcadia. Ma, a suo giudizio, non è stata una bella esperienza. E la racconta a Stataleforum. “Ieri mi sono recato al parco Arcadia, pensavo di trovare i lavori del nuovo pezzo di pista ultimati o quanto meno in via di ultimazione, mi sono stupito nel vedere quel poco che è stato fatto. Di fatto agli occhi di chi osserva ci si trova di fronte a una sorta di ferita in mezzo al parco, senza un cartello che invitasse i cittadini a prestare attenzione all’operatività del cantiere, una sorta di lavoro abbandonato, tipico di un certo vezzo italico a non seguire con controlli sistematici i lavori, che secondo contratto, si sarebbero dovuti ultimare entro il 31 dicembre 2020. Ora, oltre a mie particolari considerazioni sull’utilità di questi lavori, mi chiedo se e quando verranno finiti, se non si ritiene necessario, almeno in questo periodo in cui si svolgono lavori, far si che i movimenti degli automezzi di cantiere utilizzino l’ingresso di via Corbettina, evitando così inutili quanto pericolose commistioni fra cittadini frequentanti il parco e l’impresa addetta ai lavori, oltre a non ammalorare la pista esistente. Ma per ritornare ai lavori, ho notato che contestualmente sono state tagliate numerose piante di grandi dimensioni, apparentemente senza motivo, in quanto, il ceppo rimasto evidenzia un chiaro indice di piante sane, non affette da nessun particolare agente patogeno, da nessun parassita che ne suggerisse l’abbattimento, sono stati tagliati numerosi pini, abeti, ciliegi, di 40 e più anni, che rappresentavano per i frequentatori un punto di riferimento per la loro ubicazione, ma anche una sorta di vicinanza affettiva per chi li aveva donati e ne aveva avuto particolare cura vedendoli crescere in tutti questi anni. In un mondo in cui tutti si danno da fare per migliorare e incentivare la dotazione arborea pro capite, in una condizione di cambiamento climatico di cui anche noi vediamo quotidianamente in ambito locale gli effetti; noi tagliamo piante di pregio, estirpiamo numerosi cespugli di nocciolo utili per gli animali del parco e per l’avifauna in genere, per aggiungere altro cemento e per realizzare un’area picnic, di cui non francamente non se ne percepiva la necessità. Mi domando infine, se non fosse stato più utile spendere almeno parte di questi soldi per meglio sistemare le sponde dei due fontanili interessati dal parco e alcuni tratti di recinzione che risulta ammalorata dal tempo, anche per gli atti vandalici e i tentativi di furto che in tutti questi anni sono succeduti, ecco questo si poteva essere un intervento utile al parco e che molti frequentatori avrebbero apprezzato”.

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