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Gli impianti per la telefonia mobile sono in piena diffusione. Qui e là svettano infatti antenne per la trasmissione del segnale. L’amministrazione comunale, consapevole della tendenza, ha pensato che la migliore occasione per governare il fenomeno e scongiurare il rischio che da qui al 2025 si ritrovi con 15-20 impianti attivi, sparsi nel territorio e senza alcuna guida, è definire la loro ubicazione con l’imminente variante di piano di governo del territorio (Pgt). Da qui l’incarico all’architetto Marco Turati di Cremona di elaborare un progetto per regolamentare sia l’insediamento di nuove eventuali apparecchiature che il consolidamento o la messa in sicurezza di quelle già in essere alla data di approvazione del Pgt o la loro eventuale delocalizzazione in forme da concertare. Non solo. Tenendo anche in considerazione che altre istanze di espansione della rete di telefonia mobile e trasmissione dati potrebbero credibilmente essere avanzate nei prossimi mesi da società, allo scopo di implementare gli impianti relativi alle tecnologie UMTS e 4G, ma soprattutto 5G, al momento scarsamente diffuse sul territorio, funzionali a garantire la radiocopertura di porzioni sempre più ampie del territorio medesimo ed a garantire l’implementazione di nuove funzioni nel settore della domotica e della gestione di impianti da remoto. E così sul territorio comunale sono stati identificati 12 impianti, di cui 5 nuovi e 7 confermati essendo collocati in punti ritenuti idonei, non particolarmente pericolosi né impattanti. Per nessuna delle nuove postazioni occorrerà il parere della Soprintendenza, ma basterà attenersi alla normativa di Pgt per attuare azioni preventive di mitigazione ambientale. Una particolare attenzione dovrà essere prestata, nell’eventualità di una loro implementazione ai siti SRB 10 e SRB 11, ubicati all’interno del centro abitato. Nessun apparato è stato previsto all’interno del perimetro del Parco Agricolo Milano Sud. Gli unici siti eventualmente abilitati per accogliere apparecchiature destinate al digitale terrestre o ad antenne Radio-TV, in forma puntuale e non cumulabile, sono i 2 caratterizzati con la sigla SRB 1 e SRB 9, a nord e sud dell’abitato, in zona più distante dai centri abitati. I siti individuati sono viceversa fruibili altresì per le antenne destinate alla trasmissione dati, Wi-Fi, Wi Max, ecc. (gestori Linken e simili), i cui impatti in termini di campi elettromagnetici sono da ritenersi minori rispetto alle tecnologie UMTS e G4 e G5 del tipo 700 e 3600/3900 MHz. Localizzazione che sono considerate di minore impatto sulla popolazione e il paesaggio. Infine lo studio ha evidenziato come in nessuno dei siti monitorati è stata rilevata la presenza di campi elettromagnetici superiori ai limiti di legge, e come – viceversa – i campi rilevati si siano fortunatamente, sino a oggi, sempre mantenuti al di sotto della tranquillizzante soglia di 2 volt/metro. La nuova variante di Pgt offrirà ai gestori la possibilità di utilizzare in forma condivisa i supporti esistenti o di nuova realizzazione, confermando all’interno delle disposizioni che integreranno la normativa del piano delle regole le prescrizioni relative all’obbligo di concentrazione di più gestori sul medesimo supporto. In qualche caso potrà essere prescritta la predisposizione di meccanismi di mitigazione visiva. E nessuna altra concessione al di fuori dei siti individuati sarà rilasciata.

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