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Laura Bonfadini |
Il 20 settembre scorso si sono tenute le elezioni comunali e i vittuonesi hanno consegnato con largo consenso le chiavi del municipio a Laura Bonfadini. Ed è tempo per delineare il senso della nuova esperienza. Ecco le sue parole: “Vorrei prima di tutto ringraziarvi per la fiducia accordatami, a me personalmente e ai componenti della nostra lista Viviamo Vittuone. Parlare da sindaco, da sindaco scelto da voi, è un’esperienza bellissima ed emozionante, ma anche carica di responsabilità. Il mio ringraziamento è anche per coloro che hanno espresso un voto a sostegno degli altri candidati a sindaco. Sarò sindaco anche di questi cittadini che non hanno condiviso il nostro programma ed hanno eletto, a loro rappresentanza in questo consiglio, uomini e donne di forze politiche che svolgeranno il loro compito di opposizione, ma lavorando insieme, convinti di operare per il bene del paese, riusciremo a superare le difficoltà, le divisioni in un democratico e corretto confronto politico.
Ai consiglieri delle minoranze, ai candidati sindaco che mi hanno affrontato nella competizione elettorale, auguro di svolgere al meglio il ruolo di oppositori fermi e rigorosi, certa che non mancheranno di lealtà, correttezza e competenza nel sostenere le loro opinioni ed interpretare la loro funzione. Gli assessori, i consiglieri comunali, ma anche gli altri ‘compagni di viaggio’ che non sono stati eletti per Viviamo Vittuone, sono tutti chiamati a dare il loro contributo con senso di servizio e di squadra e a porre le nostre competenze a favore della nostra comunità. Punteremo sulla qualità e non sulla quantità delle attività, sulle scelte che traducano l’identità del paese in forme e funzioni che migliorino i rapporti sociali, e aumentino il benessere diffuso. Il Comune non sarà solo organizzatore e gestore di servizi per i cittadini, ma anche promotore di sviluppo: che accresca la nostra ricchezza, attraendo investimenti, realizzando progetti innovativi. Per tutti noi si prospettano anni difficili, dovuti alla crisi originata dalla pandemia. Anche il nostro paese purtroppo è stato toccato dal virus che tanto dolore ha seminato e, con grande nostalgia per chi ci ha lasciato, dobbiamo dare la priorità all’impegno nel campo sociale e sanitario. Noi riteniamo la scuola un sistema inclusivo, che offre pari opportunità, e garantisce la crescita della persona e del sapere, perché il futuro si basa sul suo livello di istruzione e sulla possibilità di dare futuro alle giovani generazioni”.