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La Consulta per la tutela dei diritti degli animali non sembra godere del gradimento dall’amministrazione comunale, nonostante il suo darsi da fare.  Infatti segnala che il 6 ottobre scorso aveva inviato una email in municipio per chiedere un’incontro con il sindaco per confrontarci su questi argomenti: spostamento di una colonia felina comunale presente sul territorio; piantumazione, a nostro carico, di vegetazione all’interno dell’area cani di via Isonzo per assicurare una zona d’ombra ai cani e ai loro accompagnatori e per renderla più gradevole. “Ma, ancora una volta, a quanto sostiene, non ha ottenuto alcuna risposta. Il comportamento indifferente di quest’amministrazione ci ha costretto a rinunciare a molti importanti progetti come, ad esempio, l’ottenimento del patentino per i possessori di cani, previo corso gratuito.

La Consulta è fiera dei risultati ottenuti anche senza l’appoggio dell’amministrazione comunale alla quale però, siamo collegati e quindi vincolati. Siamo orgogliosi della grande partecipazione cittadina alla manifestazione per Zoe, vittima di avvelenamento, siamo altresì soddisfatti della numerosa adesione alle serate informative sui cani, gatti ed animali esotici. Siamo ancor più orgogliosi che il nostro progetto presentato per il bilancio partecipativo sia risultato il più votato. Questo ci ha permesso di lasciare in eredità a Sedriano tre aree cani completamente riqualificate. Si poteva fare di più? Probabilmente sì, se avessimo ricevuto un supporto convinto da parte dell’amministrazione. Crediamo comunque di aver fatto e dato il massimo”. La Consulta non le manda a dire agli inquilini del municipio. “A questa amministrazione -afferma-, invece, chiediamo, visto il ‘sostegno’ che ci ha riservato, di non spuntare la voce che ci riguarda sul programma elettorale del 2015, contrabbandandola come una ‘promessa mantenuta’. Da parte nostra c’è il rinnovato impegno per la collettività che ci ha incoraggiato, aiutato e sostenuto e a cui esprimiamo la nostra gratitudine. Quanto al futuro… speriamo in tempi e istituzioni più collaborative”.

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