Il centrodestra ritrovandosi attorno a un tavolo ha gettato le basi di un’alleanza per le elezioni amministrative che si terranno in primavera prossima. L’incontro ha fatto da apripista a quel che è destinato ad andare in scena fra le altre forze politiche. Lo scenario che si prospetta oggi appare abbastanza chiaro, anche se in politica le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Intanto il sindaco uscente Angelo Cipriani è deciso a scendere in campo con una lista civica e sfruttare il suo momento di visibilità che la pandemia gli sta dando. Infatti con le sue videoconferenze su Facebook potrebbe recuperare consensi che via via si sono dilapidati, centralizzare l’attenzione sulla sua persona e far dimenticare tutte le stranezze, inadeguatezze e le carenze che hanno segnato il suo mandato. Insomma il suo destino più che dell’operato amministrativo dipenderà dall’emergenza sanitaria per via della grande possibilità di stare in Rete e fare resoconti senza alcun contraddittorio.
Sul versante del centrosinistra è più che scontato che il candidato sindaco è Marco Re, che ha già retto il municipio dal 1992 al 2004, che conta di dar vita a una lista senza simboli per rendere più accattivante l’offerta politica. Ma con il sostegno di figure storiche e con esperienza consolidata, quali Giuseppe Pisano, Enrico Rigo, Maria Teresa Olgiati, Davide Chiappa, ecc… Infine Sinistra di Sedriano, che in questi anni è stata la spina nel fianco dell’amministrazione Cipriani, correrà da sola e il più papabile alla candidatura di sindaco è Ivan Biondi, ma non è da escludere quella di Antonio Fusi. Sul fronte del centrodestra circolano diversi nomi sul candidato sindaco, ma per vincere non basta tirare dal cilindro personaggi che hanno dalla loro parte solo la vernice linda della matricola e senza nessuna esperienza e competenza. Ci vuole ben altro. Si è anche parlato di Alfredo Celeste, che avrebbe tutti i requisiti necessari per competere, ma lui, almeno per il momento, vuole restare fuori dalla mischia. Insomma non pare orientato a mettersi in gioco, ma se scendesse in campo spariglierebbe le carte di chi già pensa di indossare senza fatica e sudore la fascia tricolore.