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Tommaso Luè

Tommaso Luè (Italia Viva) è intervenuto in merito alla polemica per la tardiva ordinazione della Regione Lombardia del vaccino antinfluenzale. E in questa nota che ricevo e pubblico critica il modus operandi della Regione, che non dotandosi per tempo del vaccino ha finito per causare, almeno al momento, seri disagi ai cittadini, soprattutto alla popolazione fragile. “La Lombardia si è mossa tardissimo. Ha fatto 9 gare, l’ultima a ottobre. Il vaccino antinfluenzale va ordinato nella prima parte dell’anno, al più tardi entro maggio. Alcune Regioni non lo hanno fatto entro quei tempi, però attenzione, alcune sì. E soprattutto, va ordinato in quantità adeguata alla situazione epidemiologica. La Lombardia ha ordinato, se ricordo bene, poco più di 2 milioni di dosi per una popolazione di 10 milioni di abitanti, quando soltanto la popolazione fragile è di oltre 3 milioni. Quindi è chiaro che la Lombardia è tecnicamente in condizioni di non poter dare il vaccino tempestivamente e adeguatamente, e neanche per proteggere quella parte di popolazione che lo necessità”.

Queste sono le parole Walter Ricciardi in risposta ad Attilio Fontana. La giunta lombarda è una vergogna degna di nota. Forse la consigliera Scurati dovrebbe chiedere scusa insieme a tutta la giunta lombarda e che la smettessero di non parlarci di questi temi, soprattutto con migliaia di cittadini anziani che ancora non sanno se e quando potranno fare il vaccino anti-influenza. Anni e anni di tagli alla sanità pubblica della Lombardia e anni in cui sono stati mandati a casa centinaia e centinaia di medici di base. Abbiamo almeno la decenza di tacere>. 

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