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Ma che fine ha fatto il piano luce? A chiederlo è Monica Gibillini (Bareggio 2013) sulla scia dell’ultimo consiglio comunale in cui si è discusso sullo stato di attuazione dei progetti di mandato. Infatti il progetto sulla riqualificazione della pubblica illuminazione non è tuttora noto. Eppure il sindaco Linda Colombo, ricorda Gibillini, aveva promesso il nuovo bando per giugno 2019, ma in tale mese è stato invece incaricato un nuovo tecnico con il compito di fare una relazione di verifica sul progetto precedente tenendo conto dei nuovi obiettivi della giunta. La relazione per stare in tema non è ancora venuta alla luce. “E’ davvero ora di conoscere -afferma Gibillini– qual è il nuovo progetto sull’illuminazione pubblica stradale e i tempi della sua realizzazione, viste le risorse dei cittadini spese e le aspettative create”. Per contro -informa Gibillini-al momento sono noti solo i costi della scelta fatta: 1.900 euro per il supporto legale alla decisione di non aggiudicazione dell’appalto. Supporto peraltro reso non in forma scritta. Si tratta di un bando il cui valore supera i 4,7 milioni di euro. 9.984 euro per il nuovo incarico tecnico che si aggiungono ai 12.444 euro di spesa per il professionista incaricato dalla giunta precedente, per supportare l’ufficio tecnico comunale nel preparare la gara poi non aggiudicata, nonché 12.437 euro per le spese della gara. Inoltre, in assenza dell’esternalizzazione della gestione dei pali della luce a una società privata nel bilancio comunale le spese per l’illuminazione pubblica sono state incrementate con tanto di affido diretto a Enel Sole per 18.934 euro per riparazione di centri luminosi in diverse vie del territorio comunale. Il guaio è che i tempi di intervento di questa società sono molto lunghi: giusto per fare un esempio, l’affido a Enel per intervenire su un palo della luce in via Cadorna risale a dicembre 2019 e dopo più di 9 mesi i residenti sono ancora in attesa.

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