L’ultimo Dpcm sta suscitando grosse reazioni per gli effetti che produce sulle categorie lavoratrici. E sulla questione è intervenuta Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega. “Irresponsabili al governo -tuona Scurati-, che prima chiudono e solo dopo tentano di mettere mano agli aiuti economici. Se mai arriveranno, visto che c’è chi deve ancora prendere i contributi e la cassa integrazione del lockdown di primavera”. Non solo “Dopo aver ignorato le richieste delle Regioni -continua Scurati-, avanzate in maniera bipartisan, il Governo Conte ha scelto la chiusura generalizzata, penalizzando fortemente alcune categorie e facendo le solite promesse da marinaio sui contributi economici”. Non è tutto. “I conti di Conte già non tornano più -continua Scurati-, dato che le risorse annunciate non saranno nemmeno tutte a fondo perduto. Ci si perde nelle maglie della burocrazia e dei codici Ateco: bisognerebbe invece ripartire dalla diminuzione del fatturato rispetto allo scorso anno”. E dulcis in fundo. “Siamo di fronte -chiosa Scurati– a una platea sterminata e disperata di lavoratori, ristoratori, imprese che in questi mesi hanno cercato di mettere a norma e in totale sicurezza le proprie attività per ritrovarsi, da punto a capo, senza alcuna copertura economica, ma con la saracinesca abbassata. Molte delle attività oggi chiuse per decreto -conclude amara- non rialzeranno più i battenti, con le inevitabili e drammatiche conseguenze a livello economico e sociale”.