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Alfredo Celeste

La sentenza passata in giudicato sull’area feste ha dato l’input all’ex sindaco Alfredo Celeste di inoltrare l’esposto definitivo per integrare il danno erariale procurato, a suo giudizio, al Comune dagli amministratori che si sono succeduti alla guida del municipio. E così ha inviato un argomentato esposto con allegata e dettagliata documentazione in cui, a suo parere, si evincono le responsabilità sia degli allora commissari straordinari Adriana Sabato e Stefano Simeone che avevano instaurato il contenzioso senza che ci fossero le condizioni giuridiche che degli attuali inquilini  del municipio (Angelo Cipriani, Davide Rossi, Valeria Chiesa e Armando Manes) che hanno poi dato seguito alla causa, nonché dei funzionari comunali Susanna Bellucci e Stefano Cubeddu, che con il loro supporto tecnico, hanno concorso con la giunta a provocare il danno erariale. Se in municipio, a suo giudizio, avessero dato ascolto al loro legale che indicava nella transazione la via maestra per chiudere il contenzioso per tutt’e tre gli ambiti (A, B e C), se la sarebbero cavati con 300.000 euro. Invece sono andati avanti con pervicace volontà.

Il risultato è che il danno erariale quantificato da Celeste in 571.115,44 euro a cui sono da aggiungere le spese legali per non meno di 60.000 euro. Ovvero la differenza tra quanto il Comune avrebbe pagato alla controparte se avesse conciliato e quello che si è trovato invece a liquidare a seguito del verdetto definitivo. “A questo punto -afferma Celeste– credo che con la documentazione a corredo del ricorso abbia messo la Corte nelle migliori condizioni di conoscere tutte le sventurate circostanze che hanno caratterizzato la condotta dell’amministrazione comunale. Confido naturalmente in un suo deciso intervento volto a ripristinare l’equilibrio del Comune con addebito ai responsabili che ho indicato nell’esposto”. 

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