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Marco Re |
La pista ciclabile e i percorsi pedonali in realizzazione dalla parte opposta saranno delimitati da paletti che renderanno più difficile gli ingressi e le uscite dai passi carrai e la circolazione sulla strada. Quando passeranno i mezzi per la raccolta dei rifiuti si formerà la coda. Meno stalli anche per il carico e scarico e per i mezzi di soccorso. La pista ciclopedonale, ancorché ampliata, sarà a senso unico per le biciclette: di conseguenza le biciclette che percorreranno la via De Amicis da sud a nord e la via Mazzini da est a ovest dovranno utilizzare la stessa stretta corsia che utilizzano le auto. Tra le altre scelte più inopportune è la scelta di realizzare un marciapiede in via Fagnani, proprio in corrispondenza della cosiddetta “strettoia”, sul lato nord della via, compreso tra il semaforo e il bar: con conseguente ulteriore restringimento della strettoia. Un’opera nefasta e inutile, visto che c’è già un passaggio pedonale sotto il portico nel lato opposto e visto che chi transita verso il semaforo può accedere alla via De Amicis e alle altre vie centrali anche attraverso le zone pedonalizzate intorno al municipio. Ma abbiamo sentito nel video del sindaco diffuso qualche settimana fa altre stupefacenti novità: si preannuncia la realizzazione di un parcheggio pubblico in via Delle Carrozze. La via Delle Carrozze è un tutt’uno con piazza Del Seminatore: una zona pedonalizzata, ritengo tra le più gradevoli da percorrere. Questa scelta sembra dovuta alla volontà di recuperare i parcheggi che si tolgono nel primo tratto della via De Amicis. Una scelta assurda e inutile. Il cliente dei negozi è portato a fruire di parcheggi facilmente accessibili: non lo sarebbero quelli in via Delle Carrozze in quanto l’accesso sarebbe difficoltoso, sia perché – presumibilmente – dovrebbe avvenire attraverso i portali settecenteschi (!?), sia perché sarebbero complicate le manovre per uscire dal parcheggio e ancor più complicate ed, aggiungerei, pericolose, nel caso all’imbocco del parcheggio si incrociassero veicoli che entrano con veicoli che escono. Ma sembra che anche questi aspetti non siano stati valutati. Ho inviato una nota alle autorità comunali per metterle al corrente, perché evidentemente non lo sono, che i portali settecenteschi sono vincolati dalla Soprintendenza ai beni monumentali; così anche una parte significativa della via Delle Carrozze. Per cui occorre un parere preventivo favorevole della stessa Soprintendenza prima di cambiare la destinazione d’uso della via (da pedonale a parcheggio). Poiché ho poca fiducia nell’operato dell’amministrazione comunale, ho inviato analoga segnalazione anche alla Soprintendenza.