Romolo Amicarella |
Romolo Amicarella, decano del giornalismo rhodense, è morto. Se n’è andato in silenzio e senza dolore, lui che aveva patito la sofferenza più grande quella della perdita improvvisa della figlia Lisa a solo 48 anni. Da molti anni, da quando aveva lasciato Atena Lucana (Salerno), dov’era nato viveva a Cornaredo. Aveva 82 anni essendo nato il 19 ottobre 1938. Giornalista professionista iscritto all’Ordine della Lombardia dal 12 luglio 1971. Aveva lavorato con il Corriere della sera, la Rai, ma anche con altre testate. Ma da pensionato non ha mai smesso di indossare i panni del cronista. Da giovane del Sud è riuscito con la sua tenacia a farsi largo sino a scalare le colonne del Corriere della sera. Un punto di riferimento del giornalismo rhodense. Tuttavia è rimasto legato alla sua terra d’origine, al confine con la Basilicata, che ha omaggiato con la pubblicazione del libro “Il Risorgimento in Basilicata” (Fcm Edizioni, Milano, 2001).
Ma Amicarella è stato anche altro. Era da due anni presidente per la città di Milano della Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo (Lidu onlus) battendosi per la tutela dei diritti umani. Non solo. Era anche presidente dell’Aise, l’associazione per l’intervento sociale contro l’emarginazione.