Latest News

Posts 3 Column Slider

Latest News
Max Ravelli, Monica Gibillini e Matteo Clati

Le politiche giovanili sono sparite dai radar dell’amministrazione comunale? Sì, stando alla lista Bareggio 2013, i 5.000 euro stanziati allo scopo a inizio anno sono stati tolti dal bilancio comunale. La misura è stata adottata nell’ultimo consiglio comunale con il solo voto favorevole della maggioranza, contraria tutta l’opposizione che ha fra l’altro sostenuto l’emendamento proposto dalla lista. «Con l’emendamento -osserva Monica Gibillini (Bareggio 2013)- chiedevo di salvaguardare le uniche risorse previste dal Comune per le politiche giovanili. I suggerimenti che ho sottoposto alla maggioranza sono corsi di spray art oppure tornei sportivi o di gioco (video giochi o carte) o ancora attività organizzate coinvolgendo gruppi di giovani nonché le associazioni del paese (per esempio l’associazione di promozione Sociale Dragon Fly oppure le associazioni sportive o gli oratori), il tutto nel rispetto delle regole di prevenzione del Covid-19 naturalmente.
Vedendo i gruppi di ragazzi nei parchi nonché in piazza la sera mi è sembrato davvero un peccato rinunciare a proporre a settembre qualche iniziativa nei loro confronti, magari coinvolgendoli in prima persona per individuare qualcosa che si di loro interesse. Li ho visti giocare a carte sia sui tavoli dei bar in piazza sia nei parchi, nonché a pallavolo al parco Arcadia e da qualche chiacchierata con alcuni di loro mi sembra abbiano voglia di vivere il territorio che però non offre a loro iniziative di aggregazione. Non è semplice, ma si può fare! L’assessore al welfare ha tuttavia affermato che lo stanziamento previsto a bilancio doveva finanziare un progetto di teatro itinerante saltato a causa del coronavirus, così la maggioranza ha deciso di togliere le risorse».  Ma le spiegazioni dell’assessore Mimmo Bonomo non hanno convinto la lista. «La verità -aggiunge Max Ravelli (Bareggio 2013)-  è che la maggioranza non vuole impegnarsi nelle politiche giovanili. Se hanno trovato il modo di organizzare mercatini, feste e concerti vuol dire che si può fare anche qualcosa per intrattenere i giovani. Del resto un altro segnale in questa direzione è la mancata istituzione della consulta giovani presente nel nostro programma elettorale e proposta anche da un alto gruppo di opposizione, ma nessuna iniziativa è stata assunta dalla maggioranza che sostiene il sindaco. Sono stato, a suo tempo, un componente della consulta giovani nonché consigliere comunale con delega ai giovani e per me sono state esperienze positive utili a creare sia un legame con il paese, sia proposte per i giovani. In quegli anni abbiamo partecipato, per esempio, a un progetto transfrontaliero promosso dalla Regione Lombardia e Arge Alp che c’è tutt’ora e messo in campo l’educativa di strada». Non meno critico Matteo Calati (Bareggio 2013). «I giovani sono ancora una volta lasciati da parte, nonostante la giovane età del sindaco – conclude Calati– da coetaneo spero in un ripensamento come segnale di attenzione verso questa fascia di età!»

Lascia un commento