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Il bonus, come le cronache di questi giorni raccontano, non è stato preso solo da parlamentari (la Lega ne ha sospeso due). Beneficiari risultano anche sindaci, assessori e consiglieri comunali e regionali. Uno scenario etico, al di là della legittimità della richiesta, da furbetti che gettano discredito anche sulla buona politica. Intanto Tommaso Lué (Italia Viva), che quando si tratta di entrare duro non si risparmia, è intervenuto per sollecitare gli amministratori comunali a rassicurare i cittadini dicendo che non hanno né fatto domanda né ricevuto il bonus. “I nostri assessori di Bareggio, sindaca, vicesindaco e presidente del consiglio comunale -chiede Lué– possono uscire in merito alla vicenda del bonus da 600 euro? Possono fare una dichiarazione in cui giurano di non aver fatto richiesta per questi denari? Sarebbe utile e un segno di trasparenza. Noi aspettiamo, perché in questo momento ci vuole quella parolina magica: trasparenza.
Aspettiamo i nomi delle nostre zone, perché sono coinvolti troppi personaggi che prendono uno stipendio politico ed è un cattivo segnale, per tutti”.

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