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A mano a mano che il commissario assume provvedimenti si disvela l’inerzia della giunta Zancanaro. Infatti appare sorprendente che non sia intervenuta nel pieno dell’emergenza sanitaria per riconsiderare la retta del mese di febbraio, poiché il servizio comunale di pre e post scuola non è stato usufruito per intero dall’utenza (3 settimane anziché 4). Nessun atto di indirizzo è stato fornito agli uffici per ricalcolare il costo a carico dell’utenza. Si è accontentata di uniformarsi alla misura nazionale che con decorrenza 24 febbraio sospendeva i servizi educativi dell’infanzia e anche i pagamenti delle rette a carico delle famiglie. Ma ora il commissario, ritenendo opportuno intervenire, ha deciso di proporzionare il pagamento del servizio in questione, per il mese di febbraio 2020, sulla base di 3 settimane di funzionamento anziché 4, sino all’ulteriore eventuale termine per la regolare ripresa dell’attività scolastica, a conclusione del periodo di emergenza epidemiologica da Covid-19 (dal 24 febbraio al 3 aprile 2020 e successive eventuali proroghe).
Da qui la nuova determinazione dell’importo mensile a carico delle famiglie per il mese di febbraio (373 euro), previo l’applicazione di uno sconto del 25% di ciascuna retta (residenti, non residenti, differenza di fascia Isee). L‘entrata dell’ente, per il mese di febbraio, è stata quantificata in 3.339,50 euro anziché 3.712,25 euro.