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Ma è razionale gettare al vento 830.000 euro e passa per la causa  sull’area feste, che era persa in partenza, e rinunciare per 300 euro annui al prezioso servizio di patronato e assistenza fiscale? No, la sproporzione è abissale, inaccettabile. Un modus operandi sconclusionato. Eppure è incredibilmente successo. Infatti il Comune, nonostante che il primo cittadino minimizzi sull’entità dell’importo da liquidare alla controparte, è chiamato ad allargare i cordoni della borsa per una vertenza che non doveva mai andare in scena. E li chiude per un servizio utile alla cittadinanza non versando i 300 euro previsti dalla convenzione, perché a quanto pare lo stesso è fruibile online. Ma non è la stessa cosa. Un paradosso che solo a Sedriano  per via delle note passate vicende, che hanno cambiato forzatamente il corso degli eventi politico-amministrativi, poteva prendere forma. E così il servizio Caf, gestito dalla Cisl nei locali comunali, è costretto a chiudere i battenti.

Un servizio ai cittadini -osserva Valentina Ceccarelli– perso. L’ennesimo. Per soli 300 euro l’anno. Vergognoso!”. Non meno dura la presa di posizione di Sinistra di Sedriano. “Dopo avere azzerato -chiosa SdS– tutto ciò che era possibile, gli ambulatori, la Pro Loco, e a breve anche la farmacia comunale ecc… ora è toccato anche a questo tipo di ‘servizio’ utilissimo ai sedrianesi. È bene che si sappia dell’ennesimo gesto di arrogante supponenza e prepotenza che fanno parte della mentalità di quest’uomo arrivato (per nostra fortuna) quasi a fine mandato (ormai è alla frutta…) . Noi di SdS siamo – come al solito- dalla parte dei cittadini. In attesa che a breve Cipriani venga allontanato con il voto amministrativo, si deve solo vergognare”. 

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