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I numeri nell’era pentastellata sono diventati a grandezza variabile a seconda delle questioni all’ordine del giorno. A denunciare questo singolare modus operandi dell’amministrazione 5Stelle è Sinistra di Sedriano. “Infatti -osserva- che le cifre si miniaturizzano quando si parla dell’area feste, mentre si gonfiano quando l’argomento riguarda i mutui in essere. Lo stesso dicasi per l’ormai prossimo intervento ‘rivoluzionario e salvifico’ del centro storico. Qui i numeri diventano persino ballerini, compiono evoluzioni acrobatiche”. Ecco come, a suo giudizio, cambiano sotto gli occhi i numeri. “Progetto di fattibilità, novembre 2018: spese preventivata 225.000 euro. Progetto definitivo, dicembre 2018: l’importo si riduce a 170.000 euro perché vengono stralciate due strade: vie Pessina e Volta. Luglio 2019: il Comune aderisce ad un bando regionale, stesso progetto, stesse vie, diverso l’importo; lievita a 270.0000 euro.
Precisiamo che al bando non viene allegato alcun computo metrico. La Regione compie un atto di fede e stanzia 100.000 euro a fondo perso. Quelli aggiunti, chissà perché, al progetto definitivo del dicembre 2018. Adesso apprendiamo, dalla stampa, che dei 500.000 euro in arrivo sempre dalla Regione Lombardia, sempre a fondo perduto, in senso letterale, 440.000 verranno impiegati per la sistemazione di via Pessina (e Bardelli). Per ricapitolare –continua SdS-: il precedente progetto che ricomprendeva anche la via Pessina e via Volta (di cui pare non esserci più traccia) prevedeva un costo di 225.000 euro, ora la somma è cresciuta fino a 710.000 (270 mila + 440 mila). Cominciamo a nutrire il sospetto che per via Pessina, non verrà impiegato la consueta asfaltatura o il porfido previsto per i marciapiedi, ma del basolato ricoperto d’oro o ancor meglio lastricata di lingotti. Saranno entusiasti tutti coloro che hanno in questa strada delle attività commerciali, non fosse per la soppressione totale dei parcheggi, anche se qualcuno, ingenuamente, sperava di averla scampata. Forse non conoscono bene il soggetto che ha ideato, propugnato e sostenuto questa folle intrapresa. Chi è causa del suo mal pianga se stesso! Comunque -chiosa SdS– vorremmo ricordare al ragioniere capo che i soldi pubblici non hanno un diverso peso o consistenza se provengono dalla Regione invece che dalle casse comunali, sono sempre soldi dei contribuenti, nostri. Alla luce di quel che fa parrebbe aver, anche su questo, idee confuse”.

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