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Un’uscita di scena più ingloriosa e umiliante nessuno se la sarebbe immaginata, ma è accaduto. Infatti l’amministrazione Zancanaro non c’è più, poiché al momento hanno gettato la spugna gli assessori Mario Scotti (esterno), Maikol Bergamaschi (esterno) e Samantha Rigoni, il vicesindaco Annamaria Restelliil presidente del consiglio comunale Monica Frontini, il consigliere comunale Luigi Tenesi. Dimissioni in massa per non subirne l’affronto di essere sloggiati dal loro scranno e lasciarsi una porta aperta per il loro futuro politico. Un sussulto di realismo, dal momento che il bilancio non sarebbe potuto passare e il Comune inevitabilmente commissariato. Curiosamente al momento della pubblicazione del post  non si sono fatti da parte il sindaco Stefano Zancanaro (pare che la Lega gli abbia suggerito di non lasciare, ma a che pro?),  e la neoconsigliera Natascia Portaluppi (lo farà stasera?), la quale nel sito comunale non è neppure annoverata fra i consiglieri. Singolare, ma tant’è. Come nella concezione filosofica di Emanuele Severino si può dire che sia entrata e uscita velocemente dal cerchio dell’apparenza.
Una così mortificante estromissione a un anno dalla conclusione della legislatura è stata inevitabile e quel che peggio costruita con pervicacia determinazione dal sindaco, diventato vittima e carnefice di se stesso. Sì, prima ha fatto fuori assessori a iosa, poi ha spinto 2 consiglieri (Ezio Manini e Livio Fagnania passare addirittura all’opposizione e quando ha raschiato il barile attraverso il suo partito (Lega) ha cercato di recuperare alla causa qualcuno dell’opposizione. Troppo tardi e con modalità e tempi sbagliati.

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