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L’AV Vittuone Srl, gestore della Rsa “Il Gelso”, non cede di un centimetro. E rincara la dose, attraverso i suoi legali, contro il consigliere regionale Luigi Piccirillo (MS5) che aveva per così dire rimandato al mittente la diffida. Ecco la sua nuova presa di posizione.  Ella, in risposta alla diffida inviatale in data 19 maggio 2020, ha affermato:

1. a) che quanto riportato nella lettera da lei trasmessa all’assessore Gallera e al direttore generale welfare Cajazzo, troverebbe fondamento in ciò che, a suo tempo, le avrebbero riferito non meglio precisati famigliari e dipendenti della Rsa;
2. b)  che i predetti soggetti le avrebbero addirittura segnalato di aver denunciato gli accadimenti in questione alle Forze dell’Ordine;
c) che sarebbe auspicabile che la Rsa fornisse ai citati famigliari ogni informazione relativa alla gestione della Rsa con la medesima “dovizia di particolari” contenuta nella diffida.
Devo purtroppo rilevare che il suo riscontro, analogamente alla sua prima lettera, è ancora una volta del tutto inaccettabile, oltre che nuovamente strumentale e capzioso in quanto:
1. a)  non identifica i soggetti (pretesi famigliari e operatori) che le avrebbero riferito le notizie in argomento, impedendo così alla mia cliente un diretto contraddittorio, nonché l’espletamento delle opportune azioni legali nelle preposte sedi giudiziarie a tutela del proprio buon nome (troppo facile e indubbiamente vile gettare fango sulle persone, senza mostrarsi apertamente assumendosi tutte le responsabilità del caso);
2. b)  ha preso per buone, facendosene portavoce, le affermazioni dei soggetti sopra richiamati (sempre che effettivamente esistano, visto che non ne fornisce i nomi), senza nemmeno preventivamente accertare l’effettiva veridicità di tali asserzioni, rivolgendosi alla stessa Rsa e al relativo organo di vigilanza (cosa che, se fosse stato mosso da un reale desiderio di verità, avrebbe di certo dovuto fare);
3. c)  non vi è notizia di alcuna denuncia o esposto inviato alle Forze dell’Ordine in merito alla recente gestione della Rsa. Se tali atti vi fossero la invito ad renderli noti, con le firme dei relativi esponenti, così da consentire alla diretta interessata ogni adeguata risposta e azione di rivalsa;
4. d)  auspica, in maniera del tutto inopportuna e non necessaria, che le notizie contenute nella diffida vengano date anche ai famigliari dei degenti, dimenticando (o facendo finta di dimenticare) che le è già stato chiaramente significato e provato nella diffida che tali notizie sono già state tutte comunicate a detti parenti, sia personalmente, in occasione delle consuete dirette comunicazioni sullo stato di salute del singolo, sia collettivamente, tramite la lettera aperta pubblicata sul sito dell’ente.
Per concludere, la mia cliente non è quindi disposta ad oltremodo accettare:
–  né le sue pretestuose giustificazioni: se ci sono realmente dei parenti o operatori che accusano la Rsa di pretese irregolarità, la invito, se è vero quello che lei afferma, a meglio circostanziare tali irregolarità, segnalando al contempo le sue pretese fonti, così che la mia cliente sia posta in grado di esperire ogni opportuna azione e difesa a propria tutela;
–  né la sua pelosa retorica sul “valore umano”;
– né il suo tanto sbandierato “ruolo di rappresentante politico con obblighi verso la comunità locale”.
Sul punto, mi preme ricordarle che anche la Rsa (con tutti i suoi responsabili e operatori interni) fa parte, ormai da moltissimi anni, della comunità di Vittuone. Comunità presso la quale opera, da sempre in maniera ineccepibile, a sostegno e favore degli anziani ivi residenti e non.
Un comportamento corretto ed equidistante – come dovrebbe essere, di norma, quello di un pubblico amministratore – avrebbe implicato e richiesto quantomeno il preventivo ascolto di tutte le parti causa, oltre che ogni altrettanto opportuno accertamento dei fatti presso l’organo di vigilanza.
Richiamandola proprio al rispetto di quella integrità che ella stessa richiama, le rinnovo quanto già significatole nella diffida trasmessale in data 19 maggio 2020.

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