Livio Fagnani |
Il sindaco Stefano Zancanaro, abbandonato dai suoi assessori e consiglieri comunali in cerca di una futura ricollocazione politica, si è dimesso attorno a mezzogiorno. Si è convinto in extremis che la sua resistenza, in attesa di chissà quale miracolo, sarebbe stata inutile e perniciosa. Finisce dunque con un anno d’anticipo la legislatura e nel modo più avvilente possibile non solo per le forzate modalità, ma soprattutto per l’impalpabile e evanescente attività amministrativa. Intanto il consigliere comunale delegato Livio Fagnani, che non potendone più della mancanza di ascolto del primo cittadino a un certo punto del percorso condiviso si è risolto di prendere le distanze e passare all’opposizione. Oggi che il sipario è calato sulla scena ha deciso di scrivere una lettera aperta all’ormai (ex) sindaco.
Eccola. Caro Stefano, siamo arrivati alla resa dei conti che hai in tutti i modi voluto e perseguito con incrollabile pervicacia. Anzitutto non hai mai ascoltato i consigli e i suggerimenti di Colombo, Bernacchi, Camerati e modestamente anche i miei, in qualità di consigliere comunale delegato, di mettere alle spalle l’improduttivo attendismo e la navigazione a vista e per contro di prendere in mano con fermezza la guida del municipio per realizzare il programma e non trastullarsi con manutenzioni, che ti potevano dare solo sterile e vacua visibilità. Se ci avessi ascoltato avremmo potuto fare bene e uscire a testa alta, invece quel poco che si è riusciti a realizzare è stato fatto male. Poi non ti sei mai curato di trattare le minoranze con attenzione e rispetto istituzionale e ora che sei arrivato al capolinea hai anche avuto l’ardire di chiedere aiuto per salvarti. Non puoi imputare agli ex consiglieri di maggioranza la tua brutta uscita di scena: io ti avevo messo in guardia su quello che sarebbe potuto accadere e che è avvenuto puntualmente. Un epilogo che lascia l’amaro in bocca sia per come l’hai cercato che per il modo come si è materializzato. Oggi sono molto rammaricato e dispiaciuto per come le cose sono arrivate al termine. Tuttavia ti auguro ogni bene per la tua attività imprenditoriale, ma il ruolo di sindaco non ti si addice.