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Stefano Zancanaro
Adesso, salvo colpi di scena, sembra propria finita per l’amministrazione Zancanaro. Sì, perché l’intera opposizione (Gruppo misto, ViviAmo Vittuone e Insieme Vittuone) è passata al contrattacco per giungere al definitivo redde rationem. Sinora, complice l’emergenza Covid-19, aveva per spirito di responsabilità messo in stand by la pratica. Ma, adesso, che la fase più acuta della pandemia è in via di superamento, ha ritenuto giunto il momento per saldare i conti. Infatti ha chiesto la convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione per gli esercizi 2020-2022 e del documento unico di programma 2020-2022, nonché l’informativa del sindaco sull’emergenza coronavirus alla Rsa “Il Gelso”. Un atto che mette all’angolo Zancanaro e sodali, poiché, non avendo i numeri per approvare il bilancio, scatta in automatico il commissariamento del Comune. Il disco verde, allo stato delle cose, appare impossibile in quanto gli schieramenti si equivalgono: 6 seggi contro 6.  E per approvare il bilancio occorre la maggioranza dei voti.

A ogni modo il consiglio comunale dovrà essere convocato entro il 3 maggio. Ma parte della maggioranza, stando ad indiscrezioni, non sarebbe orientata a farsi sfiduciare in aula, preferirebbe uscire di scena senza l’umiliazione del voto consiliare. La prossima settimana è prevista una riunione della maggioranza per decidere che linea tenere. Il sipario, qualunque sia la scelta, sta dunque per calare sull’amministrazione Zancanaro con un anno di anticipo sui tempi della naturale scadenza. Una fine, se fine sarà, ingloriosa, perché in 4 anni la maggioranza è riuscita a perdere la metà dei consiglieri, ha cambiato assessori ai lavori pubblici, settore nevralgico per ogni ente locale, come se piovesse, non ha messo in pista nessun progetto rilevante. Una gestione inadeguata e deludente (gli unici bagliori i selfie del sindaco) che ha riportato di fatto Vittuone all’anno zero. 

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