Le opposizioni non ci stanno che in municipio non si siano per niente attivati per rilanciare l’attività amministrativa. E per sollecitare la ripresa della vita istituzionale hanno presentato allo scopo una mozione congiunta. E in questa nota che ricevo e pubblico spiegano il senso della loro iniziativa. L’appello delle opposizioni (Lega per Salvini Premier e Forza Italia) alla ripresa dell’attività politico amministrativa non ha suscitato particolare entusiasmo nel consesso del consiglio comunale di Settimo Milanese ed in particolare del suo presidente. “Magari utilizzando i mezzi tecnologici che questo momento di isolamento sociale forzato ci ha insegnato ad usare, sia negli ambiti lavorativi che nel recupero delle lezioni scolastiche e persino nei rapporti familiari, davvero non si capisce come mai vi sia così tanta riluttanza a convocare una legittima e quanto mai necessaria sessione del consiglio comunale”.
Quanto precede lo dichiara il consigliere Ruggiero Delvecchio, il quale assieme agli altri consiglieri di minoranza, si sono visti costretti a richiedere a termini di regolamento la convocazione del consiglio comunale con all’ordine del giorno argomenti d’urgenza e di rilevanza per i cittadini di Settimo. In particolare una mozione congiunta a firma Delvecchio-Bualciaghi, affronta in nove punti problemi e difficoltà di famiglie ed imprese che in questi giorni e soprattutto nei prossimi mesi dovranno sostenere l’impatto di una crisi economica e sociale mai vissuta prima. I sottoscrittori della mozione dichiarano che “le argomentazioni sono davvero straordinarie ed urgenti, non stiamo parlando di argomenti secondari, ma di iniziative che potranno determinare la sopravvivenza di imprese o la sussistenza mese per mese delle famiglie economicamente più fragili”. In particolare:
– rinvio delle imposte e tributi per l’anno 2020 e ripristino pagamenti in 36 rate a partire dal 2021;
– sospensione degli avvisi di accertamento e delle cartelle esattoriali per l’anno corrente di tutti i tributi comunali;
– riduzione di almeno un terzo per le tariffe comunali a favore delle attività produttive (dai bar alle industrie) che hanno subito cali considerevoli di fatturato;
-non riscossione dei canoni di locazione per la concessione dei beni comunali per i prossimi 4 mesi o qualora pagati in questi mesi provvedere alla loro restituzione;
-non addebito delle quote contributive per il servizio di asili nido e refezione scolastica, rimborsare le quote alle famiglie qualora già pagato senza aver usufruito del servizio;
– istituzione di un fondo di mutuo soccorso comunale per le attività commerciali in gravi difficoltà (onde evitare il fenomeno usurario); – riduzione di un terzo dei tributi comunali per le famiglie e le imprese del territorio colpite dalla crisi in conseguenza delle misure di blocco delle attività;
– sospensione delle tariffe di sosta e delle limitazioni orarie di posteggio per tutta la durata dello stato di emergenza.