Don Matteo ha diffuso alla comunità un messaggio di speranza, carità e fiducia. Carissimi, quest’anno celebreremo una Pasqua profondamente diversa da tutti gli altri anni. Sarà diversa perché la viviamo chiusi nelle nostre case e non la vivremo tutti insieme come comunità; non potremo neanche raggiungere i nostri cari, non potremo stare insieme. E poi la celebreremo con un po’ di tristezza per tutti i lutti che ci hanno colpito duramente, in particolare molti nonni e amici che ci mancheranno in questi giorni che dovrebbero essere di festa. Ci mancherà anche la presenza di don Luigi, che fino all’ultimo aveva nel cuore il pensiero per le celebrazioni di Pasqua, per viverle insieme, uniti come comunità. Pasqua però per noi cristiani è speranza, ci dice che Gesù ha vinto il male e la morte. Noi quest’anno vogliamo celebrare la Pasqua per ridire con fede che noi crediamo in Gesù risorto, e che in Lui noi poniamo tutta la nostra speranza.
Questo non è il tempo della paura, ma è il tempo del mettersi in gioco pensando a chi ha bisogno del mio aiuto (sempre rimanendo nei limiti dati dalla legge). È il momento per confortare chi è nel pianto, del sentirci uniti tutti nella preghiera. Per questo non smetteremo di pregare e di celebrare insieme, anche se attraverso la radio e YouTube o Facebook, ma continuiamo a sentirci uniti. Oltre alle principali celebrazioni vorrei ricordare anche altri due momenti importanti – Il Rosario alle 16.30, tutti i giorni – La preghiera alle 17, tutti i giorni. La chiesa parrocchiale rimane aperta dalle 9 alle 17, eccetto negli orari delle celebrazioni, durante le quali rimarrà chiusa, secondo le norme statali. Pertanto tutte le celebrazioni saranno vissute senza la presenza dei fedeli. Restiamo uniti nella preghiera.