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Passano i giorni, ma in municipio nessuno sinora ha avvertito l’esigenza di rendere pubblica la sentenza, che ha condannato anche in appello il Comune sull’area feste. Per contro l’amministrazione comunale ha emesso un comunicato a dir poco fuorviante in cui dà la colpa della sconfitta all’ex capo dell’ufficio tecnico quando è stato proprio lui a contestare difformità nell’esecuzione dei lavori. Un merito diventato una colpa. Succede quando ci si arrampica sugli specchi. Intanto persiste l’imbarazzante silenzio della minoranza, ma per contro Sinistra di Sedriano continua a randellare la giunta che, a suo giudizio, anziché fare chiarezza si è chiusa nella torre eburnea con “la solita supponenza” e offerto “un finale prevedibile se non scontato. Pur vero che l’azione legale è stata promossa dai commissari, ma è altrettanto vero che è stata continuata, ostinatamente, dall’amministrazione Cipriani, senza assennatamente valutare altre ipotesi per risolvere il contenzioso”. Non solo. “Osserviamo -rileva SdS-, ancora una volta come questa amministrazione non conosce di certo cosa significhi correttezza e responsabilità, per quanto ripeta spesso questi vocaboli con disinvoltura e a vanvera.
Prendetevi, anzi rivendicate le vostre. colpe perché sono tali, senza piagnistei puerili, senza additare qualcun altro quale fantomatico responsabile delle vostre deliberate e scellerate scelte. Quanto poi all’opposizione, nessuna richiesta di chiarimento, nessuna pretesa di prendere visione della sentenza. Dissolta, volatilizzata. Una mutazione genetica -continua SdS-, scientificamente non ancora diagnosticata, l’ha resa invisibile. Nessunissima flebile voce di protesta, ne una reazione, una lagnanza. Niente. Prima se ne vanno sia questi superlativi amministratori che tutti i consiglieri di opposizione tanto meglio sarà per tutti. Tanto gli uni che gli altri, sono inutili e dispendiosi”. E dulcis in fundo. “Quanto all’invito di Cipriani di ‘studiare’ le carte  -chiosa SdS– , rispondiamo che sarebbe il caso lo facesse lui, perché è indiscutibile che su questa vicenda, come per altre, non abbia ancora compreso granché. Anzi quasi niente. Innanzitutto la renda fruibile, non è coperta dal segreto di stato, piuttosto dalla paura che le motivazioni mettano in ridicolo la Cipriani & C.”.

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