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I cittadini votano, una compagine vince, un’altra perde. Sin qui tutto regolare. Il guaio è che subito dopo entra in scena lo sperimentato copione. Lo schieramento vincente in nome della trasparenza si dimentica molto presto della promessa. L’opposizione, come in una canzone di Fabrizio D’Andrè, sulle prime più per la bruciante sconfitta che per altro “si costerna, s’indigna, s’impegna / poi getta la spugna con gran dignità”. Un de ja vu noto e arcinoto. Sì, proprio quello che sta accadendo in questi giorni nella vita politico-amministrativa cittadina. Un settimanale denuncia che il bilancio è a rischio per il possibile effetto della sentenza sull’area festa che ha condannato il Comune a liquidare la controparte. Ma il sindaco Angelo Cipriani nega che ci siano problemi e comunque dice di non saper nulla sul fatto che il Comune sia stato condannato in appello per l’area feste. Una cittadina sul suo gruppo Facebook scrive una lettera aperta al primo cittadino per sollecitare chiarimenti sullo stato del bilancio, anche in correlazione con la vicenda dell’area feste.
Ma per adesso nessuna risposta. I cittadini evidentemente possono aspettare. Il bilancio anche. A ogni modo se criticità ci dovessero essere non riguarderebbero la sua approvazione, ma semmai avrebbero a che a fare con sofferenze di cassa. E la minoranza che fa? Nulla, attende come se la cosa non la riguardasse minimante. Insomma recita la parte di chi “non c’era e se c’era non si è accorta di nulla o ha solo fatto finta di non accorgersi”. Misteri gaudiosi. Sì, perché appare stupefacente che il Pd che prima non perdonava nulla ai malcapitati pentastellati ora non sappia niente e viene addirittura scavalcato dalle indiscrezioni giornalistiche. Certo passi per la consigliera Susanna Auletta (Gruppo indipendente) che in 4 anni si è segnalata solo per la presenza in aula, passi ancora per Roberto Scurati (Lega), che  “non si sa se per necessità o per destino” è divenuto specialista in interpellanze non riuscendo o non potendo fare di più, ma non per il Pd. Per esempio Giuseppe Pisano che prima era scatenato contro gli amministratori da mesi sembra essere scivolato in una grave e inguaribile afasia. Una condotta molto sorprendente per un personaggio del suo calibro. Cosa frena lui e il gruppo dem consiliare a fare la loro parte? Non solo. Da mesi ad esempio il Pd sul proprio sito non pubblica nulla che riguardi l’attuale vita politica cittadina, ma per contro pensa ad alleanze per la prossima tornata elettorale. Com’è lontano il tempo in cui il Pd lancia in resta si scagliava furente contro i precedenti amministratori. Eppoi  ci si lamenta per la disaffezione dei cittadini.  

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