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Angelo Cipriani

Neppure la sentenza sull’area feste che ha condannato il Comune a pagare alla controparte (impresa, progettista e collaudatore) la bellezza di 550.000 euro e ulteriori spese legali ha scosso la minoranza dal suo inquietante immobilismo. Solo Sinistra di Sedriano ha chiesto con forza al sindaco Angelo Cipriani di togliere il disturbo e dimettersi per l’inutile procurato danno alle casse municipali. SdS punta il dito contro l’amministrazione comunale. “E’ stata dilapidata una cifra ingentissima per la testardaggine di qualcuno che contro ogni evidenza e presupposto giuridico ha voluto adire le vie legali prima e resistere poi in giudizio, ignorando una proposta di conciliazione per un importo di circa la metà. Un azzardo, meglio, una follia a ben considerare le possibili conseguenze pecuniarie al termine definitivo della vertenza, nel malaugurato caso di soccombenza, com’è puntualmente avvenuto”.
Ma perché in municipio hanno dato seguito alla vertenza già avviata dai commissari straordinari quando c’erano scarse possibilità di vincere?  Tutto lascia immaginare che speravano miracolosamente di avere ragione e additare così l’ex sindaco Alfredo Celeste come il responsabile di ogni male di Sedriano e toglierlo di mezzo per sempre dalla scena cittadina.  Ma  gli è andata male e per di più rischiano per via del ricorso di Celeste di rispondere del loro modus operandi davanti alla Corte dei conti. Che sia la medesima sindrome a ridurre la minoranza afasica?  SdS davanti a tanta desolazione si dice pronta ad “accogliere l’accorato invito del novello predicatore Cipriani di alzarsi dal divano e di andare in municipio e scrivere, finalmente, non il programma, bensì la parola fine. Tutti a casa signori. Troppa supponenza e troppa inettitudine che sommati danno solo origine a danni. A forza di nascondere sotto il tappeto (o sotto al famoso divano) le sue abborracciate scelte, le rimane solo la possibilità di chiedere scusa a tutti i cittadini e togliere il disturbo. Si vergogni e si dimetta… subito”. 

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