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Un’altra mazzata per il Comune. Infatti anche in appello è stato sconfitto nella vertenza area feste. E ora l’esborso è lievitato in ben 550.000 euro. Una cifra notevole che rischia di mettere in grave sofferenza le casse municipali. Ma l’amministrazione Cipriani, che avrebbe potuto conciliare e dimezzare il pagamento, non ha inteso sentire ragioni con il risultato di uscire dalla causa con le ossa rotte e anche con il rischio di dover presto dar conto anche alla Corte dei conti del suo modus operandi sulla vicenda. Infatti l’ex sindaco Alfredo Celeste, che già sulla vicenda aveva inoltrato un esposto alla Corte dei conti, ora alla luce della nuova condanna è pronto a presentare un ulteriore e più incisivo ricorso. Il tutto è incominciato nel 2014 quando i commissari straordinari si era risolti di contestare, davanti al Tribunale di Milano, all’impresa, al progettista e al collaudatore dei lavori delle inadempienze nel loro operato, nonché reclamare un risarcimento.
Poi nel 2016 la nuova amministrazione Cipriani, nonostante che il suo avvocato Gianluca Borghesan avesse consigliato di trovare un accordo, ha continuato l’azione legale.  Una scelta che si è rivelata tutt’altro che lungimirante, poiché da circa 220-250.000 euro che l’ente avrebbe potuto pagare per chiudere definitivamente il contenzioso si è ritrovato oggi con il doppio e passa della spesa per far fronte alla sentenza. Un’area feste davvero indigesta per l’amministrazione comunale che non solo ha lasciato andare in malora il bene, ma anche allargare i cordoni della borsa per liquidare la controparte. 

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