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Angelo Cozzi
L’aveva detto che non avrebbe fatto il presidente del consiglio comunale con spirito notarile. Ed è stato di parola. Sì, Angelo Cozzi si era ripromesso di dare una nuova impronta  all’istituto e con l’ultima iniziativa di convocare il consiglio comunale alle 17,30 non solo ha dimostrato lungimiranza, ma ha segnato un netto discrimine con il passato. Infatti, nonostante le cassandre di turno che avevano profetizzato un sicuro insuccesso, la partecipazione del pubblico ai lavori consiliari è cresciuta. E Cozzi non si è lasciato sfuggire l’occasione per togliersi il sassolino dalle scarpe. “Alla luce dei fatti -attacca Cozzi– in consiglio comunale si sono viste molte persone in più rispetto al solito orario, tra cui 12 e più persone delle diverse associazioni locali. Non solo. Avendo iniziato alle 17.30 abbiamo chiuso alle 22.20 con tutti i 18 punti esauriti. Se si considerino le 5 ore di consiglio, saremmo arrivati comunque dopo la mezzanotte. Ora a tutti quelli che hanno avuto da dire sulla scelta del mio orario possono dire senza tema di smentita che sono serviti.

Sono stati presenti 15 consiglieri su 16, nonché tutti gli assessori per rispondere alle interrogazioni. E allora cari e inguaribili detrattori come la mettiamo? Resterete ancora in servizio permanente effettivo? In questi giorni a voce e con commenti si è detto di tutto e di più sulla scelta della data e sull’ora e sono anche circolate ipotesi  stravaganti e di ogni genere. La verità è che il risultato ottenuto non poteva essere migliore per azzittire i criticoni, che non sanno vedere più lontano dal proprio naso e paventano fantasmagorici disastri. Comunque rinnovo il mio grazie come presidente al sindaco, al segretario comunale e a tutti i consiglieri, assessori e cittadini presenti”.

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