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Gli orari più stringenti di apertura delle sale slot, disposti dal Comune, hanno convinto i giudici del Tar. Infatti il ricorso contro l’ordinanza sindacale da parte di una locale società di gioco è stato respinto dal Tar con la motivazione che  gli interessi pubblici sono prevalente sul danno prettamente economico lamentato dall’operatore. Secondo il Tar il provvedimento del Comune è meritevole di apprezzamento in quanto è valso a tutelare i soggetti più vulnerabili o immaturi, a prevenire forme di gioco compulsivo, a evitare effetti pregiudizievoli per il contesto urbano e la quiete pubblica. Il che non è un dettaglio di poco conto.
Certo che il Comune ha concorso con la regolamentazione più limitata degli orari di apertura delle sale giochi a preservare il benessere della comunità. Contenere l’orario di accesso alle sale giochi è stata una scelta opportuna e a salvaguardia di beni fondamentali come il benessere della cittadinanza. Un provvedimento di alto valore etico che non può che avere una ricaduta positiva sulla popolazione locale. Ma, secondo i giudici, la misura assunta dal Comune ha avuto pure il merito di inserirsi nel solco della tendenza di incentivare la progressiva ricollocazione delle sale  giochi, territorialmente prossimi a zone sensibili, ma  le autorizzazioni rilasciate prima delle leggi nazionali (2012) e regionali (2013) non sono soggetti a limitazioni logistiche.

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