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Ricevo e pubblico questo comunicato del coordinatore azzurro Danilo Patané sulle ultime polemiche collegate alla festa del paese.
Si può comprendere una reazione di fastidio ai manifestini a morto apparsi in paese, da parte dell’amministrazione cinquestellata. Tuttavia tra le righe del comunicato di Angelo Cipriani si leggono intenzioni e propositi di creare un vero e proprio regime a comando degli amministratori – non tutti di certo in quanto a contare qualcosa in municipio sono due o forse uno solo che parla anche per l’altro. Si legge di rapporti fiduciari e intrecci poco chiari di Pro Loco con soggetti di ruolo ambiguo, se ci sono soggetti che operano in modo poco chiaro un ufficiale della Guardia di Finanza seppur in aspettativa dovrebbe intervenire senza indugio essendo anche il sindaco!

E poi di che rapporto fiduciario stiamo parlando? I vertici delle associazioni non sono né assessori né presidenti di farmacia o segretari comunali che si possono cacciare a proprio piacimento, ci sono delle convenzioni scritte e se non vengono rispettate o non si è soddisfatti si può solo non rinnovarle alla scadenza. Del resto trapela l’intenzione di esautorare le due associazioni “poco rispettose” ai diktat dei M5S per fondarne una nuova che si occuperà in modo più confacente delle feste in paese. Persino i tanto severi e inflessibili commissari avevano apprezzato il valore civico di associazioni come Pro Loco tenendo in alta considerazione i loro vertici durante le parate e le feste civili. Ora a distanza di qualche anno nonostante i bei sorrisi elettorali sono diventati un nemico dell’amministrazione? Ribadiamo per quanto ce ne sia ancora bisogno che questi dirigenti pagati con soldi pubblici (poiché così si comportano non da cittadini amministratori) sono inadatti al ruolo e il tempo che passa non fa che peggiorare le cose…

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