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Ricevo e pubblico questa nota dell’assessore Ivan Andrucci sull’acquisto della centralina che tante polemiche ha suscitato, anche per via dello strappo del consigliere Roberto Galli che sulla mozione presentata da Enrico Montani (Voi con noi) ha votato come l’opposizione.
Son passati circa 20 giorni dall’ultimo consiglio comunale e il mio intervento in risposta all’emendamento prodotto dalle lista civica Voi con Noi, riguardo a una variazione sull’assestamento di bilancio, andava nella direzione per capire la modalità più opportuna sia organizzativamente che economicamente parlando per intraprendere questo percorso, cioè utilizzando anche i dati che ci fornirà l’attuale stazione mobile, insieme ai feedback politici (Pd metropolitano) potremo essere ancora più consapevoli sul come, quando e se, mettere in budget per il 2016 l’acquisto di una nostra centralina.

Circa 8 giorni fa, Voi con Noi, non curante del mio intervento, protocolla una mozione nella quale si chiede di impegnare la giunta durante il consiglio comunale scorso del 18 dicembre, per deliberare entro 90 giorni le modalità e reperire le risorse finanziarie per l’acquisizione di una centralina.
Al di là delle tempistiche richieste per prendere questo impegno, capite che per poter decidere noi abbiamo avuto 5,6 giorni utili per recupera tutte le informazioni e i pareri, ma soprattutto avviare un eventuale iter politico che certamente in 5 giorni non ci permette di capire come e quando raggiungere questo obiettivo.
In ogni caso, sempre compatibilmente con i tempi mi sono attivato su più fronti, per recuperare informazioni sufficienti da sottoporre al consiglio:
Mi sono attivato con alcune società multinazionali leader del settore, quindi secondo un canale privato,
Mi sono attivato con Arpa sia per avere dei pareri tecnici ma anche economici.
Mi sono attivato a livello di Città metropolitana.
I feedback provenienti dal canale privato sono:
Preventivo alla multinazionale “Project Automation”.

Preventivo alla multinazionale “Project Automation”.

Che per la vendita di uno strumento che svolge la doppia funzione (campionamento e misura) delle polveri (sia la frazione PM10 sia, cambiando la testa di prelievo inclusa nell’offerta, la PM2,5 ) includendo :

                datalogger – sistema di acquisizione EcoRemote,

                cabina di dim. 1600x1600x2500,

                2 anni di servizio di manutenzione.

                La cifra si aggira intorno ai € 37.500,00 + IVA.

Se poi si amplia la fornitura, includendo le 4 misure NECCESSARIE per avere un quadro completo, NOX (monossido di azoto), CO (monosido di carbonio), O3 (ozono) e BTX (composti organici volatili), si sarebbe dovuta utilizzare anche una cabina più grande (dim. ca. 2500x3000x2500) nonché la strumentazione. In questo caso la cifra di acquisto si aggira intorno ai € 150.000,00 + IVA, con 2 anni di manutenzione inclusa. 

Se si avesse voluto invece contenere il prezzo, sarebbe stato possibile pensare ad una configurazione senza il BTX e soltanto con le misure di polveri, NOx, CO, O3. In questo caso e’ ancora utilizzare la cabina più piccola (1600x1600x2500), e il prezzo si aggira intorno ai 100.000,00 + IVA, sempre con 2 anni di manutenzione.

Il prezzo per un anno di noleggio (durata minima) di una cabina 1600×1600, configurata con polveri, NOx, CO, O3, comprensiva di manutenzione è di € 50.000,00 + IVA.

I feedback riguardo un preventivo — ARPA – –

centraline fisse il costo del guscio stazione più allestimento è di circa 25.000 € oltre la strumentazione, che costa circa:

• 12.000 € per un NOx, monossido di azoto

• 22.000 € per un PM10 automatico;

• 8.000 € CO monosido di carbonio

• 8.000 € O3; ozono

• 20.000 € BTX composti organici volatili

• 15.000 € datalogger.

Quindi per una stazione fissa completa il costo è di circa 110.000 € oltre IVA.

Sommando i costi di telefono, corrente, manutenzione strumenti, validazione e diffusione dati, controllo e assicurazione di qualità va previsto un costo annuo di circa 20-25.000 € (a seconda della strumentazione) oltre IVA.

Quindi saremmo intorno ai 120.000€ 

Nota tecnico scientifica: Direttore Settore Monitoraggi Ambientali Arpa Lombardia, BELLINZONA SILVIA .

Le valutazioni della qualità dell’aria previste dalla legge e operate da ARPA sono finalizzate a conoscere le concentrazioni degli inquinanti atmosferici presenti al fine dell’adozione da parte delle autorità competenti di adeguati provvedimenti di riduzione delle emissioni finalizzate a conseguire il rispetto degli standard ove non rispettati o il mantenimento degli stessi ove già buoni.” . 

“La rete di rilevamento, così come disegnata, è finalizzata a dare alle autorità competenti le informazioni sul range di concentrazioni presenti in una determinata zona. La normativa, al proposito, prevede che il territorio sia diviso in aree di riferimento e i livelli di qualità dell’aria presenti sono quindi fotografati non da singole centraline, presenti sul territorio Comunale o meno, ma dall’insieme delle stazioni della zona, nella loro variabilità.”

“Da questo però non consegue che è necessario rilevare la qualità dell’aria in ogni strada di ogni Comune. Al di là dell’impossibilità pratica, ciò non aggiungerebbe informazioni utili a quelle già disponibili. In prossimità di sorgenti simili, con orografia e topografia paragonabile, le concentrazioni rilevate che si troverebbero sarebbero del tutto assimilabili a quelle misurate in stazioni già presenti. L’importante è che le misure, nel loro insieme, siano in grado di cogliere la variabilità delle situazioni. Tutto ciò ovviamente è codificato nella normativa europea (Direttiva 2008/50) ed italiana (D.Lgs. 155/10) 

In estrema sintesi, considerato che Arpa e’ l’unico organismo che ha autorità competente per rivolgersi alla regione o al ministero dell’ambiente, e se non si intraprende un percorso congiunto con essa, noi come Comune potremmo correre il rischio di affrontare una spesa di 120 mila euro di soldi dei cittadini, per avere dei dati che poi non avrebbero quella autorevolezza per essere considerati all’interno dei criteri e dei metodi di misura dell’organismo principe che è ARPA. Figuriamoci se acquistassimo una centralina da 35mila euro che misura solo il PM10. 

E comunque sul sito ARPA si possono scaricare giornalmente i valori d’inquinamento di Bareggio come di Magenta al link che mi ha mandato l’assessore Salvaggio.

Pertanto venendo al deliberato della mozione, i termini indicati in 60 giorni per il recupero delle risorse finanziarie non erano perseguibili e conseguentemente anche il termine proposto di 90 giorni per l’acquisizione della centralina non poteva essere congruo tenuto conto delle procedure da effettuare con gara pubblica.

In ogni caso ho detto che l’amministrazione vuole intrapprendere un percorso politico cominciato ufficialmente mercoledì 16 dicembre scorso con il referente e consigliere metropolitano del settore ambiente della citta’ metropolitana, Anna Scavuzzo, con l’obiettivo di sensibilizzare Arpa, anche impugnando le ultime misurazioni fatte dalla centralina mobile, per far considerare Bareggio come nuovo punto nel prossimo aggiornamento della rete mappale di analisi ARPA, anche attraverso una forma di partenariato economico.

Aderendo inoltre al protocollo tra citta’ metropolitana e i Comuni ricadenti nel suo territorio, e le conseguenti AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ DELL’ARIA E IL CONTRASTO ALL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO LOCALE.

E quei circa 120 mila euro per una centralina seria, li avrei aggiunti a quelli che mancherebbero ancora per andare a sostituire le caldaie ancora a gasolio delle plesso scolastico di San Martino.

Riguardo alla mozione mi è stato detto dalle opposizioni che non c’è stata la volontà politica né una sensibilita’ per la salute dei cittadini .

Io rispondo dicendo che la volonta’ politica deve andare per lo meno di pari passo con la consapevolezza, ( parerei scientifici), se no la politica puo’ fare i danni, fare una cosa e poi costatare che serve poco o non serve proprio. 

Purtroppo pero’ il livello è stato ancora più basso, perché l’opposizione per provare l’ebrezza di vedere la maggioranza andare sotto durante la votazione di questa mozione, (consapevoli del fatto che il consigliere Galli l’avrebbe votata a favore in quanto dichiarato in precedenza), ha ben è pensato di sperperare circa 50.0000 euro dei cittadini di Bareggio. 

Profonda delusione

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